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PharmacopeaGunther Pichler

Nuovi itinerari turistici, spazi espositivi e capolavori che tornano a casa. E sulle Dolomiti si attrezzano per non arrendersi alla pandemia

Montalcino, quando un territorio è (di)vino
Quella del brunello di Montalcino è una storia di primati: è stata la prima doc rossa italiana nel 1966, il primo vino italiano esportato negli Stati Uniti. Anche la prima cantina aperta al pubblico, facendo da apripista all’enoturismo, era nel 1948 una cantina di brunello di Montalcino e quest’anno uno dei vini simbolo della Toscana celebra i 40 anni dall’assegnazione della docg, anche in questo caso la prima in Italia, assieme al barolo e al vino nobile di Montepulciano. Oggi il Consorzio tutela oltre 4.300 ettari di vigneti nel territorio del Comune di Montalcino, 40 chilometri a sud di Siena, delimitato dalle valli dell’Orcia, dell’Asso e dell’Ombrone. Ma se il brunello ha fatto conoscere Montalcino in Italia e nel mondo, questo territorio, ricco di bellezza, di storia e di antichi saperi, ha molto altro da offrire: produzioni agricole di qualità, come olio, zafferano, miele, formaggi e tartufo delle crete senesi. E poi numerosi luoghi d’arte e cultura: l’abbazia romanica di S. Antimo, il borgo medievale di Montalcino con la Fortezza e il Museo Civico e Diocesano e gli spazi espositivi fondati dalle stesse cantine, come il Museo della Comunità di Montalcino e del Brunello, nella Fattoria dei Barbi, e quello della Bottiglia e del Vetro della Fondazione Banfi nel trecentesco Castello di Poggio alle Mura. Per gli amanti della natura infine, una vasta rete di sentieri trekking permette di scoprire i paesaggi della Val d’Orcia (Parco artistico, naturale e culturale e dal 2004 Patrimonio Unesco) a piedi, a cavallo o in bici, anche elettrica.
Info: consorziobrunellodimontalcino.it; parcodellavaldorcia.com.

A Parma nasce il turismo apotecario
Riscoprire i luoghi simbolo dell’identità chimico-farmaceutica di Parma, a loro volta scrigni di storia e di arte: è questo l’obiettivo del progetto Pharmacopea ideato dai gruppi Davines e Chiesi. Tutti i venerdì, un percorso di visite guidate unisce l’Orto Botanico, ricco di piante officinali e di specie esotiche e l’Antica Farmacia S. Filippo Neri (XV secolo) nel palazzo di Asp Ad Personam; cui si aggiunge il settecentesco Oratorio di S. Tiburzio, che fino al 19 dicembre ospita Florilegium, l’installazione floreale dell’artista britannica Rebecca Louise Law. I tre luoghi sono visitabili anche singolarmente in altre giornate. A essi si aggiungerà nel 2021 l’Antica Spezieria S. Giovanni, attualmente chiusa per restauro.
Info: pharmacopeaparma.it.

Val d’Ega, sciare in sicurezza
Le misure antiCovid non devono necessariamente impedire le vacanze sulla neve e la pratica degli sport invernali. È la convinzione che hanno in Val d’Ega (Bz), nei due comprensori Dolomiti Superski di Carezza e Obereggen, dove sono state messe in atto tutte le misure di sicurezza per i turisti: skipass acquistabili online, impianti di risalita continuamente igienizzati, distanziamento nelle code (comunque brevi, vista la portata di funivie, cabinovie e seggiovie nel comprensorio). Poi, una volta sulle piste, distanziamento e sicurezza sono garantiti. Come il divertimento.
Info: eggental.com/vacanzesicure dolomitisuperski.com/Covid-20-21.

Sassari, i candelieri in realtà aumentata
Prende vita a Sassari con il progetto Aumenta i Candelieri un nuovo museo urbano a cielo aperto, in realtà aumentata, dedicato alla storica festa locale della Discesa dei Candelieri, una tradizione che ha più di 500 anni e dal 2013 è patrimonio Unesco. Con la realizzazione delle prime opere in realtà aumentata, ospitate sulla facciata monumentale dell’ex Turritania, la città sarda dà il via a un’innovativa modalità di fruizione e narrazione del proprio patrimonio storico-culturale. Accessibile a tutti grazie all’utilizzo dello smartphone, il percorso si arricchirà di anno in anno con nuove opere fisiche e virtuali.
Info: candelierisassari.it.

Castellammare di Stabia, archeologia nella reggia
È nato a Castellammare di Stabia (Na) un nuovo spazio museale, Stabiae-Museo Archeologico Libero D’Orsi, ospitato negli spazi del più antico sito reale borbonico, la Reggia di Quisisana. In 15 sale il percorso espositivo offre un quadro complessivo di Stabiae e dell’Ager Stabianus dall’età arcaica sino all’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Numerosi i reperti esposti – alcuni mai prima in Italia –, tra pavimenti, sculture, terrecotte, vasellame, oggetti in bronzo e in ferro, affreschi e stucchi. L’iniziativa è curata e promossa dal Parco Archeologico di Pompei con l’organizzazione di Electa. Il museo è intitolato a Libero D’Orsi (1888-1977), preside che negli anni Cinquanta si dedicò alla riscoperta delle Ville Stabiane.
Info: pompeiisites.org/stabiae.

Lorenzo Lotto da Vienna a Venezia
Fino al 17 gennaio 2021 la Sacra Conversazione con i Santi Caterina e Tommaso di Lorenzo Lotto (nella foto), solitamente conservato al Kunsthistorisches Museum di Vienna, sarà esposta alle Gallerie dell’Accademia di Venezia. Lorenzo Lotto (Venezia, circa 1480-Loreto, circa 1556) fu tra i principali esponenti del Rinascimento veneziano, pur avendo operato poco nella sua città natale. La Sacra Conversazione fu realizzato fra il 1526 e il 1528 proprio a Venezia: all’epoca il pittore era appena tornato in patria dopo il lungo soggiorno bergamasco. Il prestito s’inserisce nel più ampio progetto Un capolavoro per Venezia, che vede esposti a rotazione, nelle sale del museo, capolavori del Rinascimento veneto, provenienti dai maggiori musei internazionali.
Info: gallerieaccademia.it.