di Luca Bonora
Sei borghi dell’entroterra hanno ottenuto in Calabria il riconoscimento di eccellenza assegnato dal Tci. Due sono qui, nella Locride: Gerace e Bova. Di Gerace, 2.500 abitanti, il paese delle cento chiese, si parla diffusamente nel reportage.
Più piccola è Bova, meno di 500 abitanti: si raggiunge risalendo la valle del torrente Sideroni lungo una strada stretta e tortuosa fino ai resti del castello normanno che sovrastano l’antico borgo. Bova è il cuore dell’area della cultura magno-greca in Calabria, la cui identità e tradizioni sono molto sentite: a preservarle anche un museo, il Museo della lingua Greco-Calabra Gerhard Rohlfs. Meritano una visita anche la cattedrale, in posizione panoramica, e la chiesa di S. Leo.
Chi arriva a Bova incontra anche una locomotiva al centro di una piazza: una locomotiva vera, del 1912, non una riproduzione. Singolare per un paese che non ha mai avuto una stazione: la ferrovia è 900 metri più giù, sul mare. Fu trasportata qui con immani fatiche nel 1987, allargando apposta la strada. Simboleggia quelli che se ne sono andati a cercare fortuna e lavoro. Un monumento a chi parte. Per ricordare.
Oltre a Bova e a Gerace, ci sono altre quattro Bandiere Arancioni in Calabria, da scoprire su www.bandierearancioni.it.