Cinema. L'ultimo ciak di Troisi

Quella volta che Procida divenne il Cile, e altre storie

Nel 1986 lo scrittore cileno Antonio Skármeta pubblica il romanzo Il postino di Neruda. Il figlio di un pescatore vuole cambiare vita e accetta l’impiego di portalettere nel suo villaggio, dove l’unica persona che sa leggere, e quindi riceve e spedisce lettere, è il poeta Pablo Neruda. Fra i due nascerà un’amicizia.
Dal romanzo di Skármeta è stato tratto nel 1994 il film Il postino, con Massimo Troisi e Philippe Noiret. Il romanzo è ambientato in un villaggio sulla costa del Cile, ma Michael Radford, regista del film assieme allo stesso Troisi, decise di girarlo in Italia, a Procida e in parte a Salina, alle Eolie. Decretando la fama internazionale per l’isola e al tempo stesso creando un forte legame con lo stesso Troisi che, malato di cuore, morì pochi giorni dopo la fine delle riprese, il 4 giugno 1994, a soli 41 anni. Nel 2009, per onorare la memoria di Troisi, una piazza di Marina di Corricella è stata intitolata all’attore napoletano. E la spiaggia del Pozzo Vecchio, sulla costa occidentale dell’isola, che ospitò diverse riprese, oggi è spesso indicata come la spiaggia del Postino.
Prima e dopo, l’isola è stata location cinematografica d’eccellenza. Oltre al già citato L’isola di Arturo, Procida si riconosce in alcune scene de Il talento di Mr. Ripley (1999) con Matt Damon e di Francesca e Nunziata (2002) di Lina Wertmüller, con Sophia Loren e Giancarlo Giannini. Il Castello D’Avalos è invece il carcere in cui Alberto Sordi è Detenuto in attesa di giudizio (1971), regia di Nanni Loy.

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