di Luca Bonora | Fotografie di Giacomo Fè
In Campania, Puglia e Sardegna il Touring Club Italiano tutelava la natura molto prima che nascessero i parchi nazionali. Per questo i nostri Villaggi sono così speciali
Al Villaggio Tci di Marina di Camerota gli alloggi degli ospiti sono proprio sopra la spiaggia, all’ombra di piante e ulivi secolari. Per scendere, ci sono due strade: quella percorsa dalla navetta, e la scalinata. La scalinata è tutta all’ombra, si infila nella macchia mediterranea e per qualche centinaio di metri il mare scompare.
Perfino il suo odore sembra essere scomparso, sovrastato com’è dai profumi del sottobosco, la lavanda, il rosmarino. Anche il rumore del mare non si sente più, sulla scalinata. La prima volta questo fatto disorienta, poi ci si rende conto che la spiaggia è molto lunga e la battigia è lontana. Quando esci dalla boscaglia, sulla passerella al termine della scalinata che porta all’area giochi, al chioschetto bar e infine agli ombrelloni, ritornano rumori e profumi del mare. La salsedine, lo iodio, lo sciabordio delle onde. Tutto questo tragitto dura in discesa meno di dieci minuti. Ma sembra durare di più. È come se il tempo rallentasse, in questo momento di immersione totale nella natura. Una sensazione ancora più forte se in quel momento sulla scalinata siamo da soli.
Ecco, per un cittadino come me, nato e cresciuto a Milano, quando penso a un luogo di relax, di quiete, penso al Villaggio Tci di Marina di Camerota e alla scalinata dove il tempo rallenta. Quella stessa scalinata all’inizio della quale tre anni fa una volpe ha fatto la tana. È arrivata chissà da dove, si è abituata agli esseri umani, riceve il cibo da loro e anche se non si lascia accarezzare, non scappa come farebbe un animale selvatico. Una scena che ovunque suonerebbe incredibile, ma qui no. Perché la cosa incredibile è un’altra.
Quando si nominano i Villaggi Tci, questo e gli altri due, sull’isola della Maddalena, a nord della Sardegna, e sull’arcipelago delle Tremiti, si ricorda sempre con orgoglio che si trovano all’interno di aree protette e parchi nazionali. Ma i Villaggi sono nati molto prima dei parchi: il primo fu alle Tremiti, nel 1958; gli altri due arrivarono a fine anni Sessanta: Maddalena nel 1967 e Marina di Camerota nel 1968.
L’area marina protetta delle isole Tremiti all’interno del parco nazionale del Gargano nasce del 1989; il parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni che tutela anche l’area di Camerota nel 1991; il parco nazionale dell’Arcipelago della Maddalena nel 1994. Eppure i Villaggi non hanno dovuto cambiare quasi nulla, perché già trent’anni prima, il Villaggio era stato realizzato nel pieno rispetto dell’ambiente e dell’ecosistema naturale. Oggi si usano termini come eco-friendly, vacanze green, e per chi non ama gli anglicismi, turismo sostenibile, in cui i luoghi sostengono l’impatto dei turisti senza subirne conseguenze negative in termini di inquinamento e consumo delle risorse. Queste regole codificate negli anni, il Touring Club Italiano le ha fatte proprie fin dall’inizio. A Marina di Camerota ha realizzato parte degli alloggi con residenze in muratura, utilizzando materiali e architetture locali. In tutti e tre i Villaggi si trovano bungalow che, pur avendo all’interno tutti i comfort, bagni con acqua calda corrente, luce, ventilatori a pale, in alcuni anche minifrigo, all’esterno si inseriscono perfettamente nel paesaggio, fin quasi a scomparire. Solo a Tremiti i gusci cari a Lucio Dalla, che era ospite abituale, sono stati sostituiti, ormai da anni, con capanni e bungalow.
In tutti e tre i Villaggi c’è un impegno quotidiano forte per ridurre il consumo idrico, in particolare a Tremiti, poiché sull’isola di San Domino, dove si trova il Villaggio, non c’è acqua: come tutto il resto, è necessario portarla dalla terraferma. Le navette utilizzate dal personale sono quasi tutte elettriche. E ancora, nei ristoranti e bar le stoviglie di plastica monouso sono state sostituite con quelle in PLA compostabile al cento per cento: riciclare è una regola.
Nei Villaggi Tci si è scelto di tutelare la natura e l’ambiente prima che ci pensasse lo Stato, molto prima che fosse (anche) di moda, molto prima di una pandemia che ci ha fatto capire, in modo brusco e irreversibile, quanto sia importante la vacanza all’aria aperta.
Certo, i Villaggi Tci sono anche molto diversi fra loro. Anzitutto la posizione geografica: le Tremiti di fronte al promontorio del Gargano, nel basso Adriatico; La Maddalena fra Sardegna e Corsica; Marina di Camerota nel Cilento campano, affacciata sul tratto più bello e pulito del mar Tirreno. A Camerota e alla Maddalena i Villaggi includono spiagge private (entrambe con divieto assoluto di fumo, anche in questo fra i primi, in Italia), su San Domino una magnifica insenatura rocciosa, cala degli Inglesi, con pedane attrezzate di sdraio e ombrelloni. Marina di Camerota è storicamente il Villaggio per le famiglie con i bambini; Tremiti per i ragazzi che cercano la natura, La Maddalena per chi ama gli sport e in particolare quelli d’acqua, dalla vela allo snorkeling. Ma l’attenzione all’ambiente resta un tratto comune.
E poiché il Tci ha fatto suo anche l’impegno di trasmettere questi valori alle generazioni future, in tutti e tre i Villaggi e per tutta la stagione, da fine maggio a fine settembre, si organizzano corsi settimanali di conoscenza dell’ambiente tenuti da esperti biologi, gratuiti come tutti i corsi dei Villaggi. Saranno loro a raccontarvi l’ecosistema in cui vi trovate e quello del parco, a farvi conoscere gli animali e le piante endemiche, ad accompagnarvi in escursioni a piedi o in barca. Scoprire le coste e i fondali dell’isola della Maddalena, salire sulla montagna che domina Marina di Camerota, fra fiori meravigliosi e alberi secolari, fare il giro delle tante calette sull’isola di San Domino sono esperienze che danno un grande valore aggiunto alla vacanza, e permettono di sperimentare con tutti i sensi quella natura che anche i visitatori stanno contribuendo a difendere.
A volte qualcuno si meraviglia che non ci sia una piscina, nei Villaggi Tci. Un “lusso” ormai onnipresente anche negli hotel e nei villaggi turistici sul mare. Ma un lusso che impatta pesantemente sull’ecosistema, perché impone enormi consumi d’acqua e di prodotti igienizzanti inquinanti. Per questo non le troverete, nei Villaggi Tci. È una scelta precisa, voluta. E poi, il mare dei Villaggi è bellissimo, pulito e trasparente.
La scorsa estate è stata unica, per molti aspetti. A lungo ci siamo chiesti se e come saremmo andati in vacanza, sommersi da notizie e indiscrezioni spesso contrastanti. Non si sapeva se le strutture turistiche avrebbero aperto, e questo discorso valeva anche per i Villaggi Tci. La pandemia era una presenza costante, più minacciosa di oggi che arrivano i vaccini. Ma oggi possiamo dirlo: c’era, per quanto si potesse in una situazione del genere, tranquillità. Si sapeva di disporre di spazi e distanze fra gli alloggi e i posti in spiaggia e un’organizzazione nell’animazione e in cucina in grado di assorbire norme che altrove avrebbero imposto la chiusura, o un drastico taglio delle presenze. Alla fine i Villaggi hanno aperto un po’ più tardi, e con una capienza ridotta mediamente di un quarto. Ma è stata un’estate quasi normale. E sono arrivati, di persona e dopo via mail, diversi apprezzamenti per il lavoro fatto: nessuno si è sentito in situazione di emergenza, tutti hanno percepito il senso di quiete e relax cui erano abituati. Perché la maggior parte dei clienti nei Villaggi Tci è abituale, torna anno dopo anno, chiedendo la stessa sistemazione, lo stesso bungalow, la stessa residenza, con i figli che diventano grandi. Ed è bello sentirsi dire: «Io venivo qui da bambino con i miei genitori, oggi ci porto i miei figli. Qui ho imparato più di qualunque altro luogo, più del campeggio, che cosa significhi una vacanza a contatto con la natura». E questo rende orgogliosi.
Ma non è tutto. Oltre ai corsi di educazione ambientale, ogni Villaggio propone gite ed escursioni di una giornata nei dintorni, alla scoperta del territorio del parco. Alcune sono in barca, e permettono di fare il giro degli arcipelaghi – a Maddalena ci sono i delfini, sapete? –, altre via terra: partendo da Marina di Camerota, permettono di raggiungere l’Oasi Wwf di Morigerati, che vanta al suo interno uno spettacolare percorso naturalistico, e le grotte di Pertosa-Auletta, molto suggestive perché parte della visita sotterranea si svolge in barca. Ancora, nel territorio del parco del Cilento si trovano due siti storici straordinari: la certosa di S. Lorenzo a Padula (XIV secolo), la più grande d’Italia, e le rovine di Paestum che risalgono all’epoca della Magna Grecia, sito archeologico fra i più importanti del Suditalia. Nei Villaggi Tci il tempo scorre in modo diverso: a volte rallenta, a volte ci porta indietro nel passato. Eppure è sempre trent’anni avanti.