Sulle strade della Millemiglia. Maremma green

Castiglione della Pescaia (Grosseto), importante località balneare toscana.

Da Massa Marittima a Sorano, un tour nel Grossetano, tra Bandiere Arancioni, vigneti e riserve naturali, seguendo il tracciato della leggendaria 1000 Miglia

La 1000 Miglia vuole, oggi più che mai, valorizzare e sostenere i territori italiani che ogni anno accolgono la corsa e sono parte integrante del suo fascino. Nella seconda tappa della gara, che da Viareggio raggiungerà Roma (vedi box), si attraversa la Maremma grossetana: un territorio ricco di bellezze naturali e paesaggistiche, ma anche di luoghi di grande valore storico e architettonico. Il nostro itinerario parte da Massa Marittima, sul versante occidentale delle Colline Metallifere. Due città una dentro l’altra, con una piazza del Duomo, capolavoro romanico-gotico, dalla forma insolita e un Palazzo comunale nato dalla fusione di tre case-torri. In età comunale si chiamava Massa Metallorum, non Marittima (il mare infatti è a 20 km) e quell’epoca rivive nel suggestivo Museo della Miniera, ospitato nelle gallerie di un’antica cava. Massa Marittima ospita poi il centro informazioni della Strada del Vino Monteregio. Oltre a Monterotondo Marittimo e Follonica, la Strada tocca Roccastrada, sede del Museo della Vite e del Vino. La Strada del Vino Monteregio termina idealmente a Castiglione della Pescaia, dove l’imponente castello domina il litorale.
Importante località balneare toscana, Castiglione della Pescaia si conferma da anni località a 5 vele, distinguendosi come una delle aree balneari più belle, pulite e tutelate dello Stivale. Questo grazie anche alla presenza di aree naturalistiche uniche, come la spiaggia di Cala Violina e la riserva naturale protetta di Diaccia Botrona. Diaccia Botrona si estende su 1.273 ettari tra Castiglione e Grosseto: caratterizzata da un ambiente palustre, è ciò che resta del lago Prile, prosciugato durante le opere di bonifica iniziate dai Lorena nel Settecento. Appena fuori da Castiglione spicca la caratteristica Casa Ximenes o Casa Rossa, fatta costruire da Leonardo Ximenes nel XVIII secolo. Oggi ospita il centro visite della riserva e un museo naturalistico multimediale.

Nel cuore della Maremma, circondata dalla natura, ecco Grosseto, che affonda le sue radici nell’Alto Medioevo. La città offre numerose attrazioni storiche e culturali, a partire dalle mura che, costruite nel XVI secolo dai Medici, ancora oggi cingono il centro città mantenendo quasi immutato il loro aspetto nel corso dei secoli. Lunghe 2.900 metri e con un perimetro esagonale, le mura racchiudono al loro interno capolavori d’architettura e storia, come il trecentesco Duomo e piazza Dante Alighieri, dove torreggia la statua di Leopoldo II e dove si trova Palazzo Aldobrandeschi. Altra attrazione della città è la trecentesca chiesa di S. Francesco, nell’omonima piazza: celebre al suo interno il crocifisso realizzato da Duccio Boninsegna. Un tour di Grosseto non può concludersi senza una visita al museo Archeologico e d’Arte della Maremma, che ripercorre la storia di questo territorio dalla preistoria all’età moderna.
Grosseto è anche mobilità sostenibile: qui infatti è attivo il progetto Vivi in bici che premia i cittadini che scelgono la bicicletta per i loro spostamenti quotidiani, promuovendo una mobilità a zero emissioni e valorizzando gli oltre 60 chilometri di piste ciclabili che vanno dalla costa all’entroterra. L’iniziativa si inserisce in un più ampio progetto di promozione della mobilità sostenibile che il Comune porta avanti da anni. Un tema, l’innovazione che pensa all’ambiente e alle nuove generazioni, che è anche presente anche nel motto che caratterizzerà l’edizione 2021 della 1000 Miglia: Crossing The Future.
Superata Grosseto, l’itinerario continua nell’entroterra passando per Saturnia, con le celebri terme all’aperto, e per le città del tufo della Maremma grossetana, i borghi di origine etrusca Pitigliano, Sorano (entrambi Bandiera Arancione Tci) e Sovana. Prima di proseguire, c’è tempo per una foto ricordo e un bicchiere di vino espressione di questo territorio: preferite il rosso morellino di Scansano, o il pitigliano, bianco doc? Ma solo uno: la strada chiama.

 

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