di Annalisa Costantino
In giro per il paese di Sciascia, dalla casa Natale al circolo che frequentava e alla fondazione a suo nome
Sciascia aveva un legame fortissimo con il suo paese, tanto da dire “tutti amiamo il luogo in cui siamo nati, e siamo portati ad esaltarlo. Ma Racalmuto è davvero un paese straordinario”. Un luogo che è possibile visitare seguendo le sue tracce. A partire da CasaSciascia, dove lo scrittore visse insieme alle zie fino alla fine degli anni ’50 e dove imparò l’amore per la letteratura. Il palazzo – restaurato questa primavera grazie al contributo degli emigranti siciliani in Canada raccolti nella Sicilian Society of Hamilton – si trova tra la Chiesa del Monte e il Teatro Regina Margherita ed è ancora arredato con i mobili di famiglia, semplici e sobri. CasaSciascia fa parte del percorso turistico Strada degli scrittori (che da Porto Empedocle arriva fino a Caltanissetta snodandosi lungo 72 chilometri). Per celebrare il 100 anni della nascita del suo cittadino più famoso ha organizzato diverse mostre fotografiche nella Stanza dello Scirocco. Usciti da CasaSciascia si passeggia fino al teatro Regina Margherita, un edificio classicheggiante arricchito da finestre palladiane ad arco che ha ripreso vita proprio grazie a Sciascia.
A due passi dal teatro si trova il Santuario di S. Maria del Monte: vale la pena di visitarla per molte ragioni, specie per i pezzi di arte sacra cinquecenteschi, ma anche perché è proprio in questa chiesa che il 22 novembre 1989 si svolsero i suoi funerali (per chi ha voglia di fare una camminata, alla fine del paese c’è il piccolo cimitero in cui riposa lo scrittore). Non distante dalla chiesa c’è il Circolo Unione, in cui Sciascia passava i suoi pomeriggi a chiacchierare con gli altri soci: per arrivarci, si imbocca corso Garibaldi, via centrale della città, dove il Comune ha installato una statua in bronzo a grandezza naturale dello scrittore intento a passeggiare con l’immancabile sigaretta tra le dita. Vicinissimo al Circolo ecco la Fondazione Leonardo Sciascia, istituita dal Comune in accordo proprio con lo scrittore, qui fa bella mostra di sé una biblioteca che custodisce tutte le edizioni italiane e straniere dei libri di Sciascia, le lettere (più di 12mila) ricevute da personaggi illustri ma anche di gente comune che gli chiedeva aiuto, 2mila volumi della sua collezione privata, ritratti e manoscritti. L’ultimo indirizzo in paese è il castello Chiaramontano, imponente e austero, che con le sue due solenni torri circolari domina la vallata.