Quirinale. La Casa degli Italiani è anche contemporanea

Alla scoperta della nuova edizione di Quirinale contemporaneo. Il nuovo allestimento include anche capolavori del design italiano, oltre a nuove straordinarie opere

«Il patrimonio artistico del Quirinale è di grande rilievo, ma si limitava a contenere le espressioni di arte e di arredi dell’epoca pontificia e dei 75 anni in cui il Palazzo è stato residenza della monarchia», ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la presentazione, lo scorso ottobre, della nuova edizione di Quirinale Contemporaneo. E ha proseguito: «Erano assenti le espressioni artistiche dei 75 anni della Repubblica, di questi primi 75 anni della Repubblica. È apparso necessario quindi, e anche doveroso, adeguare la configurazione del Quirinale, integrando il suo patrimonio artistico e di arredi con espressioni dell’arte contemporanea, del design contemporaneo. Anche perché l’arte, con la sua creatività, provvidenzialmente non si ferma. Continua a fornirci e a donarci opere, interpretazioni, emozioni. Le istituzioni, realmente collegate con la società e la vita del Paese, hanno il compito – e vorrei aggiungere il dovere – di riconoscerle, di accoglierle». Così, dal 2019, anno della prima edizione, a oggi, sono 101 le opere d’arte contemporanea e 102 gli oggetti di design che sono andati ad arricchire quel già ricco patrimonio d’arte della Casa degli Italiani nelle sue tre sedi istituzionali: il Palazzo del Quirinale, la Tenuta di Castelporziano alle porte di Roma e Villa Rosebery a Napoli.

E proprio nel Palazzo del Quirinale i soci volontari del Touring Club Italiano sono pronti ad accogliere i visitatori incuriositi sia dalla possibilità di scoprire i luoghi in cui il Presidente della Repubblica risiede, sia dalla miriade di opere e oggetti d’arredo che sono una dimostrazione concreta dell’estro creativo italiano di ieri e di oggi. La realizzazione del progetto, come ha sottolineato il Segretario Generale del Quirinale Ugo Zampetti, è stata possibile anche grazie alla «spontanea collaborazione di artisti e di aziende che a loro volta, in gran numero, hanno creduto nella sua valenza storica e culturale. Si è trattato di una esperienza per molti versi sorprendente per la passione e il forte senso di appartenenza che ha mosso i protagonisti tutti, che si sono dimostrati orgogliosi di poter contribuire a trasformare l’immagine del Palazzo che oggi, più di ogni altro luogo, costituisce uno dei simboli della nostra Repubblica». Tutte le acquisizioni sono avvenute a titolo gratuito, o per effetto di donazioni o grazie a comodati d’uso. Una formula collaborativa vincente e convincente già consolidata in altri luoghi come il Ministero degli Esteri: il Palazzo della Farnesina, consacrato anche a vetrina della contemporaneità da tempo e altro luogo nel quale i soci volontari Touring collaborano all’accoglienza dei visitatori. Tra gli elementi d’arredo che hanno trovato collocazione ideale negli spazi del Quirinale c’è la lampada Biagio di Tobia Scarpa che si trova proprio nello studio del Presidente, la poltrona Proust di Alessandro Mendini, le librerie di Joe Colombo e il tavolino Cicognino di Franco Albini nella biblioteca Piffetti. Oggetti iconici del Made in Italy, conosciuti in tutto il mondo per la loro eleganza e genialità si affiancano ora, senza stonare, alle boiserie, agli arazzi, ai tappeti e a tutti quegli elementi classici che sono caratteristiche costanti nelle nostre sedi istituzionali. Per quanto riguarda le opere d’arte contemporanea aggiunte quest’anno sono 27 di 17 artisti diversi. Si va dal Senza titolo (occhi su sfondo nero) di Carol Rama, posto nel Salottino Giapponese, alla grande tela donata dal meranese Rudolf Stingel e appesa nella Sala degli Scrigni fino al Treno di latta di Pino Pascali collocato nella Sala del Ricordo, nonché opere di Enrico Castellani, Alberto Burri, Afro, Carlo Mollino, Mimmo Rotella e Piero Dorazio. Lavori che vanno ad accostarsi a quelli già presenti dal 2019 come Giovane atleta in granito verde di Francesco Messina e il Concetto spaziale (Venice Moon) di Lucio Fontana.

«Per la selezione si è cercato di comprendere le principali correnti artistiche dal dopoguerra al XXI secolo e di rappresentare tutte le regioni; si sono inserite le opere nel contesto preesistente senza allestimento, per questo sono state preferite sculture o piccoli oggetti da disseminare sui ripiani dell’arredamento interno», ha spiegato la responsabile del progetto Renata Cristina Mazzantini presentando il ricco catalogo Quirinale Contemporaneo edito da Treccani e con le foto di Massimo Listri. «L’operazione portata avanti dimostra che l’Italia non vive unicamente nel riverbero della sua magnifica tradizione ma, oggi come ieri, è una straordinaria fucina di creatività», presegue. Fucina di creatività che diventa specchio di un flusso artistico che arriva fino al presente e continua nel solco di una tradizione che il Presidente Mattarella sostiene e amplifica affinché la Casa degli Italiani sia sempre un esempio. Anche di quello stile inconfondibile che rende così unico e inimitabile il nostro Paese nel mondo. La prenotazione delle visite al Palazzo del Quirinale è obbligatoria; per le modalità: palazzo.quirinale.it.

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