di Renato Scialpi
Il decreto legislativo del 2021 che cambia le regole del gioco nel mondo degli sport invernali (e non solo) presenta molte novità positive. Ma lascia spazio a qualche perplessità applicativa
Obbligo del casco fino ai 18 anni; niente sport “in stato di ebbrezza” o sotto l’effetto della droga; assicurazione responsabilità civile obbligatoria; divieto di percorrere le piste con racchette da neve oltre che di risalirle a piedi o con attrezzature da scialpinismo; sciare secondo la propria capacità; nuove dotazioni per chi fa sport fuori pista. Il decreto legislativo 28 febbraio 2021 n. 40 (entrato in vigore lo scorso 1° gennaio) cambia, e non di poco, le regole per chi ama gli sport invernali.
«Sebbene abbia sostanzialmente confermato quanto già previsto dalle norme del 2003 – sottolinea Gian Paolo Boscariol, componente del Consiglio direttivo centrale del Club Alpino Italiano – la nuova normativa presenta parecchie significative novità, alle quali è bene che si adegui chi pratica gli sport della neve». Di alcune di queste regole si è parlato con abbondanza.
Secondo una recente analisi de Il Sole 24 Ore, l’obbligo di assicurazione per la responsabilità civile si limita a confermare quella che era già di fatto la scelta di gran parte degli “sportivi responsabili”, spesso coperti dalla polizza per la responsabilità civile che ne accompagna la vita quotidiana. L’unica accortezza, in vista di controlli, è quella di portare con sé (magari digitalizzata nello smartphone) una copia del documento assicurativo.
E per chi non l’avesse già, il costo medio giornaliero della polizza è di 2,50-3 euro. Quanto all’alcol, non ha nulla da temere chi al rifugio accompagna la polenta con un bicchiere di vino o beve una grappa prima della discesa: nel mirino del legislatore c’è chi dell’alcol abusa – come purtroppo alcuni turisti, specie stranieri dell’Est europeo – e poi provoca incidenti sulle piste. Quanto allo sci di fondo, giusto per precisione, non sono previsti né casco né assicurazione.
Un po’ più complicato il capitolo delle attività fuori pista. «Abbiamo chiesto ufficialmente al sottosegretario allo Sport un chiarimento – sottolinea Boscariol per il Cai – per ciò che riguarda le attività di scialpinisti, sciatori fuori pista ed escursionisti (anche con le ciaspole)» che dovrebbero munirsi del dispositivo elettronico di ricerca in valanga Artva, di pala e sonda da neve “laddove, per le condizioni nivometeorologiche sussistano rischi di valanghe”. Una formulazione non troppo chiara che potrebbe costringere anche gli escursionisti che raggiungono a piedi un rifugio lungo la traccia del gatto delle nevi a dotarsi ciascuno di un kit di autosoccorso da almeno 300 euro, pena una multa da 100 a 150 euro. Con un risvolto non da poco: peso e spesa a parte, usare efficacemente Artva, pala e sonda richiede un addestramento che un gitante occasionale di certo non ha.
La soluzione? Per ora è di buonsenso e legata alla prudenza. In ogni caso è bene verificare sempre il bollettino delle valanghe e dedicarsi alle escursioni sulla neve solo se questo indica il livello verde (distacco improbabile), meglio se accompagnati da una guida.
In Trentino la carta della sostenibilità
«Il nostro futuro è una storia da scrivere insieme». È con questo motto che l’Apt Dolomiti Paganella, in provincia di Trento, ha fatto nascere Future Lab, una piattaforma per ridefinire la visione di sviluppo turistico bilanciato di lungo periodo assieme alla comunità locale dell’altopiano della Paganella, fondandosi su principi di vivibilità e qualità di vita per residenti e ospiti. Un’iniziativa che vede l’Apt trentina all’avanguardia. Prima di tutto per l’elaborazione di una carta dei valori. Ma anche dal punto di vista societario: prima azienda per il turismo in Italia, ha scelto di trasformarsi in una società benefit, una forma giuridica di recente nascita (2015) in base alla quale all’attività con scopo di lucro si affiancano una o più finalità di beneficio comune.
Ecco, in sintesi, la carta di Apt Dolomiti Paganella; per maggiori dettagli, dolomitipaganellafuturelab.it.
1 - Puntiamo alla qualità prima della quantità
2 - Guardiamo in primis al lungo termine
3 - Aspiriamo a diventare season-free
4 - Vogliamo che il turismo funzioni per tutta la comunità
5 - Vogliamo essere una destinazione tourism powered
6 - Costruiamo una relazione di valore tra ospiti, territorio e residenti
7 - Le future generazioni dovranno essere i nostri pionieri e innovatori
8 - Puntiamo a diventare una destinazione a clima neutrale
9 - Preserviamo il nostro patrimonio e rafforziamo il nostro senso di appartenenza
10 - Consideriamo sempre le persone come la nostra risorsa più importante