di Giacomo Fè | Fotografie di Giacomo Fè
Sul promontorio di Punta Cannone che guarda verso la Corsica, seminascosto fra i cespugli di mirto e di lentisco, sorge il Villaggio Tci dell’isola della Maddalena. Un’oasi di pace nella Sardegna più autentica
Dopo 20 minuti di traghetto dal porto di Palau si sbarca alla “Petit Paris”, come in tanti chiamano il porto Cala Gavetta de La Maddalena. Fondata nel 1770, non assomiglia per niente a tutto quello che avete visto o immaginato della Sardegna. È un mix di palazzi del Settecento, case colorate, caffetterie e ristoranti.
Il Comune de La Maddalena è l’unico centro abitato dell’isola. Le vie e vicoli sono animati sia di giorno sia di notte, mentre tra le banchine del porto è un continuo viavai di barche e barchette che organizzano crociere “one day”, promettono snorkeling stile tropicale in qualche cala di questo arcipelago fatto di 62 terre emerse tra isole e isolotti. Ma questo è solo l’inizio: è infatti il luogo dello sbarco per arrivare in un altro insediamento umano che invece assomiglia a un villaggio stile tribale, fatto di capanni di paglia che anche in questo caso assomigliano poco all’immaginario sardo. Una manciata di bungalow e capanni sparpagliati su Punta Cannone, perfettamente mimetizzati tra i cespugli di lentisco e le rocce disegnate dal vento che scendono fino all’acqua multicolore dal verde al turchese. Adesso riconosco la Sardegna, ecco l’immaginario nei suoi colori inconfondibili.
Questo è quello che si vede, quello che si sente invece è il maestrale, che alle Bocche di Bonifacio soffia spesso e che porta l’odore del mirto e del rosmarino. Così si fa presto a dire Sardegna e si fa presto anche a dire villaggio, ma è meglio dimenticare lo stereotipo del “villaggio vacanza”, questo è uno dei paradisi Touring della penisola insieme a quello di San Domino, alle Isole Tremiti (il primo, inaugurato nel 1958) e a quello a Marina di Camerota. Luoghi scelti 60 anni fa dai soci del Touring Club per piantare le tende, nel vero senso della parola, in aree incontaminate così da ritrovarsi, tra soci, in un campeggio en plein air, lasciando in città pensieri e scarpe chiuse.
A metà degli anni Sessanta c’è stata l’evoluzione abitativa: dalle tende, il Touring inventa il Guscio, progettato da Roberto Manghi (vincitore nel 1967 del Compasso d’oro, importante premio mondiale di design), per soddisfare una clientela che anno dopo anno stava diventando sempre più esigente. Il Guscio è stata forse la prima forma di glamping mai ideata, ma oggi l’evoluzione è arrivata ai Capanni e ai bungalow, essenziali ma spaziosi e con tutti i comfort per una vacanza indimenticabile.
Per una precisa scelta che un tempo poteva sembrare visionaria, oggi i Villaggi Touring si trovano all’interno di tre parchi nazionali: quello della Maddalena è stato istituito nel 1994 ed è parte dal 1999 del Santuario Pelagos in accordo con Francia e principato di Monaco per proteggere i cetacei in Mediterraneo. Lo snorkeling con i biologi o le immersioni con il diving partner sono la via giusta per scoprire il mondo sottomarino dell’isola. Qui la bellezza del sommerso equivale, in uno speculare equilibrio, a quella dell’emerso: se è vero che dal villaggio si possono raggiungere con canoe o kayak le insenature e le baie meno note dell’isola, è vero anche che le esplorazioni possono passare via terra, seguendo i sentieri che si snodano sull’isola oppure a pelo d’acqua con le escursioni a vela che partono ogni giorno dal pontile del Villaggio Touring alla Cala di Stagno Torto, con gli istruttori del pluridecorato Centro Velico di Caprera.
Questo è un luogo ideale per le attività ma anche per l’ozio. Già di prima mattina il richiamo della spiaggia privata di sabbia e ghiaia, lontana da ogni rumore, cento metri più in basso del bungalow, è una tentazione forte che fa subito scattare in piedi dal letto. Lettini e ombrelloni sono già pronti per la tintarella o il tuffo mattutino che in questa acqua turchese, limpidissima, viene naturale. Meno naturale riprendere il traghetto per Palau, lasciarsi alle spalle il granito rosa, il turchese e le case colorate della Maddalena per riapprodare in Sardegna e rientrare poi – come dicono da queste parti – nel Continente. Ma in fondo un viaggio o una vacanza sono sempre un buon motivo per pensare alla prossima pausa meritata in un villaggio Tci.