Due o tre cose che dovete assolutamente vedere...

Dal Rubens custodito nei musei civici ai palchi del teatro dell’Aquila, ecco alcuni gioielli che i fermani celano quasi gelosamente. Ma che saranno felici di mostrarvi 

La guida

Mario Dondero, classe 1928. Fotoreporter, collaboratore dagli anni Cinquanta dell’Unità, L’Avanti, Milano Sera, L’Ora. Di recente è uscito per Mondadori un volume a lui dedicato, firmato da Simona Guerra, che contiene alcuni tra i suoi scatti più celebri.   

La chiesa

Sulla sommità del Girfalco, il colle su cui sorge la città, si trova la Cattedrale, realizzata nel 1227 su un preesistente tempio paleocristiano distrutto da Federico Barbarossa di cui sono visibili le vestigia. Imponente la facciata romanico-gotica e l’atrio affrescato nel Trecento. Piazza del Girfalco.

Il teatro

Il Teatro dell’Aquila, edificato tra il 1780 e il 1790 dall’architetto Cosimo Morelli, è un gioiello di eleganza e di acustica. All’interno, 124 palchi su cinque ordini. Dal soffitto decorato a tempera raffigurante gli dei dell’Olimpo pende un lampadario a 56 bracci in ferro dorato e foglie lignee. Via Mazzini 7.

Il capolavoro

Fiore all’occhiello del polo museale di Palazzo dei Priori è L’adorazione dei pastori di Peter Paul Rubens, olio su tela del 1608. Lo stesso Palazzo ospita la sala del Mappamondo, cuore della biblioteca civica. Piazza del Popolo 1.

Il festival

Da vent’anni, Tipicità ospita il meglio della produzione regionale. Non una fiera, ma un luogo d’incontro. Dove scoprire tra l'altro il meglio dell’enogastronomia locale, come il ciauscolo, salame morbido; gli spinosini, le tagliatelline di casa Spinosi; e il liquore all’anice Varnelli.

L’app

Fermo conquista il web: oltre ai siti tradizionali, sono disponibili gratis su iTunes la app per iPhone Fermo e il fermano e la guida iBooks per iPad Città di Fermo. E per conoscere tutti gli eventi in città, è attivo un numero di rete fissa: tel. 0734.270250. www.fermoturismo.it