di jula
La Casa Museo Boschi Di Stefano, una delle dimore storiche milanesi tra i monumenti storici all’interno del circuito di Touring Aperti per Voi, si è trasformata in un teatro gli scorsi lunedì e martedì 24 e 25 novembre. Siamo nella silenziosa via Giorgio Jan 15 a Milano, proprio dietro al trafficato e luccicante di negozi Corso Buenos Aires: nella villa che fu degli sposi Antonio Boschi e Marieda Di Stefano, che qui vissero da dopo il matrimonio, avvenuto nel 1927, sono stati proprio loro a raccontare la propria casa al pubblico. O meglio: Daria Deflorian e Antonio Tagliarini hanno magistralmente interpretato le giornate dell’ingegnere e dell’artista, sposi e amanti per tutta una vita dedicata all’arte e alla ricerca del bello ne “Il posto”, lo spettacolo che hanno appositamente realizzato per “Stanze”, la rassegna ideata e condotta da Alberica Archinto e Rosella Tansini in collaborazione con Teatro Alkaest, e che prevede di portare il teatro in luoghi alternativi. Giunto ormai alla terza edizione, questo appuntamento teatrale si dimostra sempre più gradito dai milanesi: anche “Il posto”, infatti, è andato sempre sould out e ha visto l’esigenza d’iserire anche più repliche in un giorno solo. “Ci sono sempre più persone che leggono il programma di Stanze su giornali e recensioni varie, e decidono di venire ad assistere ad uno spettacolo –dice la Archinto-. Sì, perché proponiamo un approccio diverso al teatro: da un lato sono sempre prime visioni e talvolta, come nel caso di Boschi Di Stefano, anche produzioni ad hoc, e poi c’è l’occasione per visitare un luogo storico che magari non si era ancora riusciti a vedere”. Inizialmente, infatti, “Stanze” era realizzato a casa di privati che proponevano di usare la propria abitazione come teatro: chi decideva di venire a vedere uno spettacolo doveva prenotare il suo posto, ma l’indirizzo rimaneva segreto fino a poche ore prima. Veniva poi inviato con un sms, e ci si ritrovava in ora e luogo stabiliti. “Dall’anno scorso abbiamo deciso di portare ‘Stanze’ nelle case museo –dice Rossella Tansini- perché l’idea ha riscosso enorme successo e le abitazioni private non erano sufficenti a raccogliere tutti”.
Dopo lo spettacolo della Deflorian e Taglairini le persone potevano accedere a tutte le sale della dimora storica e visitarla, il pubblico era visibilmente soddisfatto, divertito e interessato sia per ciò che aveva appena visto, sia per il contesto in cui si trovava: le pareti letteralmente ricoperte di quadri, ogni mobile con una storia e un valore artistico dal valore incontestabile, e uno spettacolo che parlava in modo chiaro, attento e documentato di un amore forte e colto, ricco, appassionato e generoso. Non solo tra gli sposi reciprocamene, ma anche per aver donato in eredità tutta la propria collezione al Comune di Milano. “Ci rivediamo a marzo-aprile –dice Marzia Loriga fondatrice di Teatro Akaest-, per la prosecuzione di 'Stanze', con altre storie da vivere in altri luoghi”.
www.stanze.eu, www.fondazioneboschidistefano.it