di jula
Siamo a Milano, sopra i binari del treno che va verso Bergamo e Brescia, sui 300 metri del Cavalcavia Buccari, la desolante e ingombrante strada che da viale Argonne conduce verso Linate. Da domenica scorsa sulle fiancate laterali di questo ponte di cemento brillano, alleggerendo notevolmente lo skyline del paesaggio, graffiti di street art che riportano parole colorate come “dignità”, “lealtà”, “consapevolezza”, “amore”, “fiducia”, “pace”, “istruzione”, “condivisione”, “memoria” e spicca, nel punto più alto della salita, un eloquente je suis Charlie in bianco e nero, monito alla difesa della libertà d’espressione. Infatti di intervento libero, o quasi, si tratta: per arrivare a questo allegro risultato di arte muraria non ci sono voluti giorni di blocco del traffico, cartelli di “lavori in corso” e nemmeno contribuiti economici da parte di alcuno. Si tratta dell’iniziativa privata e ideata da un pugno di associazioni e tanti ragazzi e cittadini perdipiù del quartiere che, durante lo scorso weekend, sono riusciti a disegnare e colorare tutto il Cavalcavia in accordo col Comune: 150 persone all’opera per 48 ore no-stop. “Parole a colori per il cavalcavia dell 'Ortica!” questo il monito che ha unito il Nuovo Liceo Artistico di via Benini 76, il gruppo scout CNGEI Milano, le associazioni di quartiere “Non uno di meno” e “Ortica Noodles”, e l’Anpi Ortica, tutte coordinate dal Consiglio di Zona 3 con il Patrocinio del Comune. Graffiti concordati, non abusivi, che hanno reso finalmente belle delle mura che erano continuamente imbrattate da “tag” insensate, ripulite dal Comune e di nuovo, pochi mesi dopo, sporcate. Se in questo caso lo spunto per migliorare il quartiere è stato fornito dalla volontà di commemorare il 70° anniversario della Liberazione, l’idea s’inserisce in un piano di riqualificazione dell’area che era già partito da qualche anno, con la riduzione da due ad una corsia per lato in modo da rallentare la circolazione sul Cavalcavia, l’inserimento della pista ciclabile e dell’area verde per i cani.