Crociera Yokohama-Shanghai: viaggiare come ai bei tempi

 

Tokyo.Mi sono sempre chiesto,come sarebbe stato viaggiare in Asia se fossi vissuto ai tempi della nonna. Senza gli efficientissimi aeroporti, terminal e i voli frequenti dei giorni nostri. Ad esempio per andare da Tokyo a Shanghai, con molte possibili scelte di orario, ci vogliono due ore e mezzo di aereo. Ma, se ci si volesse arrivare per mare ,come si faceva quasi normalmente fino a sessant`anni fa,occorre navigare per quattro giorni e tre notti. Esattamente quello che ho fatto.

E` stata un`esperienza retro` che ho provato a bordo della Msc Splendida. Tre ,quattro volte l`anno,infatti, questa bella nave da crociera italiana e`impegnata su una rotta che dal Giappone la porta, facendo vari scali di  interesse turistico, verso il Mediterraneo. Mi sono imbarcato a Yokohama,il grande porto della baia di Tokyo giovedi pomeriggio e sono sbarcato a Shanghai domenica nella prima mattinata.

 Un viaggio di grande qualita`e conforto. Intrattenimenti,musiche,svaghi: c`e`persino il casinò, non sembra di stare su una nave,ma in un grande albergo. Tutto,davvero tutto molto bene organizzato per una moltitudine di passeggeri che non perde un pasto e nulla tralascia dei cibi e delle bevande patangruelicamente serviti a tutte le ore. Ottimo il servizio:”napoletano” nello spirito, ma ufficiato da solerti camerieri indonesiani. Una mini-crociera con i fiocchi.

          

Nel mio caso, per dirla tutta ,avrei preferito una crociera”nostalgica” su un vecchio transatalantico come il Rex, ad esempio, per rivivere davvero il modo di  viaggiare del passato.Ho sempre  sognato l` Estremo Oriente coloniale che non ho fatto in tempo a vedere.Sono arrivato tardi di una trentina d`anni .E in Asia orientale le cose cambiano molto,molto in fretta.Il “ Far East” britannico,l`Indocina francese,la Batavia degli olandesi.Li ho potuti solo immaginare. Cosi i warlords,signori della guerra, cinesi (monocolo, medaglie,mauser nella grossa fondina sul fianco),i treni blindati, le  feroci,malvestite truppe giapponesi lungo strade polverose della Manciuria.E gli inverni asciutti ,luminosi e gelidi,i comandi militari,i bordelli, le fumerie d`oppio grevi e appiccicose.Ruffiani con la faccia di Peter Lorre;eurasiatiche eleganti,permanente e sigaretta, fasciate nel cheongsam scarlatto sotto la pelliccia di zibellino,sedute nell`atrio degli hotel di Harbin e Mukden.E ancora,entraineauses  russe, in una Shanghai assolutamente Deco,che ballano le musiche di Cole Porter,gangster corsi, rotondi come Bernard Blier, davanti al pastis  nelle terrasses del Continental di Saigon, sudati,ma in giacca bianca e cravatta scura.E su tutto,puzze,profumo di fiori sfatti,odori di olio fritto,grovigli di biciclette,riscio`,  monumentali automobili nere.Oppure inglesi con le calze viola  che bevono Pimms,nella giungla malese, leggendo  vecchi Times ,appena stirati con il ferro caldo da boys  femminei ,ecc ,ecc...Insomma,tutto il ciarpame di visioni-luogocomune che mi vengono da vecchie illustrazioni di giornale,spezzoni di film,foto in bianco e nero,racconti letti e goduti di Maugham,Burgess,Couperus.Senza dimenticare    Tintin( prima giovinezza) e Hugo Pratt(piu`tardi) grande e suggestivo  illustratore di quelle terre e di quei tempi.

      

Chiedo scusa per la verbosa digressione. Allora,per stare ai fatti, mi sono imbarcatoto a Yokohama da dove partono oggi le navi da crociera gremite di turisti giapponesi,cinesi e coreani. Fin dal 1859 questo e`il principale porto della capitale giapponese.Cinque anni prima,Yokohama,allora un oscuro villaggio di pescatori fu scelto dal commodoro Perry per la sua fatidica incursione navale. Un`azione di forza che apri`il Giappone al mondo moderno. La flotta delle navi “navi nere” ed i cannoni americani convinsero lo shogun e il suo governo a fare entrare nel paese gli stranieri. Questi , per tre secoli,pena la morte, erano stati tenuti lontano. Ma sono cose risapute.

    

Yokohama e`oggi una delle piu`dinamiche citta` del Giappone (circa tre milioni settecentomila abitanti) dista dal centro di Tokyo un`oretta di metropolitana ed e`anche una meta turistica interessante. E`da qui che il mondo moderno, la scienza, le tecnologie, le istituzioni occidentali sono pervenute al Giappone. Molti edifici del passato un tempo sede di banche, societa`, giornali, sopravvissuti e guerre e terremoti sono stati restaurati ed adibiti a museo. L`atmosfera del vecchio centro affacciato sul mare,che i residenti inglesi chiamavano The Bluff, conserva ancora oggi un qualchecosa di insolitamente esotico.E vale sicuramente una visita soprattutto se si ama la cucina cinese: la locale Chinatown ospita ristoranti (abbastanza cari) celebri in tutto il Giappone.

 

 

 

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