di jacopolist
Si può riuscire a conservare un'atmosfera di altri tempi in una regione turistica, trafficata, nel cuore delle Alpi svizzere? Certamente si, e del resto basta spostarsi dalle mete più gettonate dal grosso pubblico, per calarsi in un'ambiente da lume di candela e vecchie lampade a paraffina, una cucina casalinga di montagna, nei pressi di un piccolo caseificio alpino.
Vi propongo quindi questo itinerario, se mai voleste addentrarvi nella Svizzera interna. L'escursione vi porta nel cuore del patrimonio naturale mondiale dell'UNESCO Jungfrau-Aletsch, tra ghiacciai, pareti rocciose dritte come le pareti delle cattedrali, e poi torrenti e cascate che superano i cento metri di volo. Per arrivarci dovrete passare da Interlaken, raggiungere il centro di Lauterbrunnen e da qui, per Stechelberg (1370 metri di altitudine) si sfiora la Sefinental.
Certo, alcuni luoghi rimangono fatati anche perché sono faticosi da raggiungere. Ma se partirete dalla base della funivia che da Stechelberg conduce a Gimmelwald in tre ore di sentiero, passando praticamente ogni fascia vegetazionale dal fondovalle fino al limite del bosco di conifere, accompagnati dal canto di qualche cucu, e dal lontano rombo del torrente glaciale che scorre nella valle, potrete raggiungere il romantico Candle Hotel Obersteinberg. Nell'hotel, privo di elettricità, con un proprio caseificio alpino si cena a lume di candela.
Fatto a inizio estate si attraverseranno anche praterie di media e poi di alta montagna ricche di una quantità di fiori di diverso colore, dal botton d'oro, alle campanule.
Dopo essersi ristortati all'Hotel (che perentoriamente avverte di accettare solo contanti!) si può fare uno sforzo in più e arrivare, dopo aver attraversato un costone roccioso e pratoso esposto a sud al cosiddetto Tanzbödeli (che significa „luogo delle danze“, chissà poi a cosa si deve questo nome). È una piccola deviazione che vale la pena di fare. Isuperati alcuni gradini di roccia, l'ampio pianoro sommitale offre una magnifica vista sulla magnifica Jungfrau (4200 metri di altitudine) e sul Breithorn (3900 metri di altitudine) e con vista su tutta la valle: Wengen, Mürren e Lauterbrunnen.
Dall'Hotel si può anche proseguire e attraversando diversi ruscelli, è possibile raggiungere la Schwandhütte. Da lì, scendendo su un sentiero a zig-zag si passa davanti alla miniera di Trachsellauenen. Nel XVII e XVIII secolo, il minerale veniva estratto e trasformato in metallo su scala industriale modesta. L'obiettivo principale era l'estrazione di piombo e argento. Nel 1993/94 la miniera è stata ristrutturata e una parte di essa può essere visitata, seppure a proprio rischio.
L'itinerario si può compiere in una giornata organizzando tutto con le ferrovie svizzere, certamente, ma perché non concedersi il piacere di passare una notte nell'hotel, veramente e totalmente immersi nel cuore della catena alpina?
