Aprile 2017

L'effetto della “rivoluzione” voluta dal ministro del Mibact per l'assunzione dei direttori dei grandi musei continua a dare i suoi frutti positivi. Ultimo nell'ordine di tempo registriamo questo mese l'effetto dell'arrivo del francese Sylvain Bellenger a capo del museo di Capodimonte di Napoli. Una delle più ricche raccolte di capolavori dell'arte, dal Trecento a oggi, misteriosamente e ingiustamente trascurato dal grande pubblico, lo stesso che affolla il Louvre, grazie alla cura Bellenger ha cominciato a registrare un incoraggiante incremento di visitatori (+22 per cento nel 2016). Quello che per anni è stato uno spazio museale riservato di fatto alle élite partenopee e internazionali ora si sta trasformando in un luogo di incontri, di appuntamenti per importanti mostre ed eventi culturali, una destinazione da weeek end e una meta per una gita e una visita in cima alla collina che sovrasta la città, anche per i semplici visitatori, i curiosi, i napoletani e i non addetti ai lavori. Questo anche grazie alla complicità della sistemazione degli oltre 134 ettari del Bosco Reale e all'istituzione di una navetta che tutti i giorni, ogni 50 minuti, collega in 20 minuti Capodimonte con la piazza Trento e Trieste, antistante il teatro San Carlo, in pieno centro cittadino. Come dire che non si sono più scuse né ammesse pigrizie.

E da una sorpresa all'altra. Questo mese segnaliamo una festa pasquale particolarmente sentita e altrettanto sconosciuta anche agli appassionati di cerimonie della settimana sante che come si sa si svolgono praticamente in ogni borgo italiano e in Sicilia in particolare. Mentre in tanti conoscono le processioni del venerdì e sabato santo ad esempio di Trapani pochi sanno che nel cuore dell'isola, a Caltanissetta, si sono conservati dei riti prepasquali che risalgono intatti alle regole imposte nell'Europa cattolica, e a quella governata dalla cattolicissima Spagna. Qui con qualche deviazione (forse eretica?). Così la processione delle corporazioni del mercoledì santo che attraversa tutto il corso Umberto nel centro della città fino al Duomo è da sempre gestita dalla Real Maestranza che è una milizia laica fondata nel 1551 (probabilmente in funzione anti turchi). La cosa si ripete il giovedì, anche per la sfilata dei gruppi scultorei a grandezza naturale trascinati su carri decorati. Solo nella processione del Cristo Nero (perché annerito dal fumo delle candele) del venerdì santo il clero, finora del tutto assente dalle celebrazioni, si riprende il palcoscenico, e vescovo in testa, risale per i vicoli del borgo antico, sotto un imponente baldacchino. Un rito secolare originale e davvero molto sentito che vale la pena di non perdere.

Altro appuntamento da non perdere è quello che tra il 3 e il 5 aprile si svolgerà in numerose sale cinematografiche italiane. In quei giorni si proietterà in 3d il film “Raffaello, il principe delle arti”, un progetto che vede coinvolti Sky e Nexo Digital ma anche i Musei Vaticani e Magnitudo film. Grazie alle più avanzate tecniche di ripresa, soggettive e immersive, sarà raccontata ( e vissuta dallo spettatore come una vera esperienza multisensoriale) la vita e l'avventura artistica del pittore, dalla natia Urbino fino alla corte papale di Roma. Dando conto dell'evento, Touring ne approfitta per mettere a fuoco i luoghi legati alla giovinezza marchigiana di Raffaello e per ripercorrere i primi passi del grande pittore rinascimentale, dalla casa natale, ai vicoli, alle piazze, al grandioso palazzo ducale di Federico da Montefeltro.

Silvestro Serra

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foto di copertina di Giuseppe Natale Salviati