Settembre 2019

Sono già 125. Sono gli anni del Touring Club Italiano, nato a Milano l'8 novembre del 1894. Tempo di celebrazioni e di messa a punto, di festeggiare e di pensare al futuro della nostra storica associazione di viaggiatori. Ed è per questo che in questo numero di Touring si affronta proprio questa delicata tematica: che fare? Come ridisegnare le nostre strategie e qual è il senso del nostro Club nel mondo di oggi? A queste e altre domande tenta già di rispondere l'editoriale del presidente Iseppi che anticipa anche i contenuti del prossimo bagaglio di viaggio, il libro destinato ai soci del 2020 il cui titolo è un significativo: Prendersi cura dell'Italia bene comune.

Impresa non facile. E allora il Tci ha cercato di sintetizzare in 10 parole chiave quelle che possono essere le attività, il pensiero, le iniziative guida per dare ognuno un proprio contributo. Si va da Costruire una visione, dove si riflette sul rapporto tra identità storica del club, quella di produttore di conoscenza, punto di riferimento morale e servitore vivile delle istituzioni, e quello che si può fare pre rendere questo Paese più attrattivo, accogliente e competitivo, a Ripensare il viaggio, da Valorizzare la memoria a Investire in conoscenza...

Un decalogo denso di contenuti di cui troverete traccia su questo numero di Touring, insieme a tanti altri stimoli e suggerimenti di viaggi ma anche prese di posizione e denunce sulle tematiche turistiche che ci sono più care. Un esempio è il tema aperto e scottante della gestione delle spiagge in concessione un altro è rappresentato dell'invisibilità di certi luoghi pure importanti per i visitatori e trascurati da una burocrazia ottusa quanto ignara dell'importanza e dei riflessi che certe trascuratezze e pigrizie (come quelle denunciate da Diogene sul parco Vergiliano a Napoli) provocano in termini di immagine e di ritorno economico.

Con questo numero di Touring variamo una nuova rubrica dedicata alla geografia, la grande cenerentola, insieme alla storia dell'arte e all'educazione civica, della scuola italiana. A Riccardo Morri, presidente dell'associazione italiana insegnanti di geografia l'incarico di far capire quanto sia importante l'attenzione verso questa materia essenziale base per la conoscenza e la cultura del territorio e fondamentale chiave interpretativa per comprendere episodi e avvenimenti geopolitici ad esempio, che senza il supporto della rappresentazione geografica sarebbero pressoché incomprensibili o difficilmente valutabili.

Un grande inviato del Corriere della Sera, Viviano Domenici, livornese doc, sia pure trasferito in via Solferino a Milano, ci ha fatto un colorito ritratto della sua città natale, una cittàToscana sì ma molto lontana dall'immagine che ormai questa regione emana in tutto il mondo. Un porto franco, un coacervo di fedi, lingue, popoli, una città di fondazione voluta come suo porto dal granduca di Toscana, approdo per mercanti e pirati, patria di artisti, ammiragli e di navigatori. Insomma ce n'è abbastanza per seguirlo in questo racconto epico e per decidere magari di fare una puntata in questa piccola Venezia sul Tirreno.

Nella Daunia foggiana della Puglia sono ben sette i comuni che battono la bandiera arancione del Touring Club Italiano. Segno di eccellenza, di attenzione all'ambiente, di ospitalità. E segno che non c'è per forza bisogno di andare nel super affollato mare del Salento per scoprire il fascino di una regione che nasconde tra le sue colline tesori artistici, archeologici, naturalistici e gastronomici di prima qualità

Pochi accenni ancora per suggerire di non perdere il reportage su Palermo visto attraverso i saloni, le terrazze e la storia di palazzo Butera, uno dei più importanti del capoluogo siciliano ora aperto al pubblico come sede permanente di attività artistica e in prospettiva l'ambizione di diventare il nucleo di un futuribile Peggy Guggenheim in salsa palermitana.

Così per chi ama invece i viaggi e mete esotiche consigliamo di leggere la cronaca del viaggio fatto in questo numero di Touring in Mozambico, e in particolare nell'arcipelago delle Quirimbas e sull'Ilha del Moçambique, due spettacolari mete di mare ancora intatte e dove la vita di locali e pochi visitatori scorre lenta e lontana dalle pressioni di un rovinoso turismo di massa.

E non è finita... su Touring ci sono anche Aggius, perla di Gallura, e poi Madeira, isola madre di Cristiano Ronaldo ma non solo, per fortuna....

Buona lettura!

Silvestro Serra

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