L'intervista. A tu per tu con Laura Boldrini

"Il primo viaggio senza genitori l’ho fatto a 18 anni ed era una normale vacanza alle isole greche", racconta Laura Boldrini, 51 anni, marchigiana, dal 1998 al 2012 portavoce dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati e oggi presidente della Camera dei deputati. "Ma il viaggio veramente importante, quello che ha segnato la mia crescita, è arrivato l’anno dopo: insieme a un’amica in Venezuela, in un’azienda di riso nella regione del Guárico, a Calabozo. Vedere come vivevano i campesinos mi ha fatto aprire gli occhi. Cinque giorni al lavoro per dodici ore, il venerdì sera al villaggio per ubriacarsi e spendere tutto il salario. E il lunedì mattina ricominciavano. Un circolo senza uscita".

"Prima di tornare in Italia andai in autobus fino a New York, attraversando tutto il Centro America. In quei 4-5 mesi ho imparato più che in tanti libri universitari. I cittadini di ogni Paese spesso conoscono solo la propria realtà, la propria cultura e religione, e per questo le considerano uniche. Quando si esce dal proprio ambito e dalle proprie certezze, invece, si capisce che ci sono tante altre dimensioni, e che per farle convivere bisogna riconoscere a ognuna la sua dignità."

Qual è il luogo in Italia che sente più vicino alla sua natura?
"Sono molto legata alla mia regione d’origine, le Marche. Poi Roma è diventata la mia base, e da buona provinciale sento l’attrazione per la grande città. Al tempo stesso non mi so distaccare dalla dimensione rassicurante del paese. Posso dire di sentirmi a mio agio in tutti i contesti; parto sempre con l’entusiasmo che avevo a 18 anni".

Questo è il modo di viaggiare di Laura Boldrini.
Potete scoprire il nostro modo di viaggiare dal 13 marzo visitando la mostra “In viaggio con l'Italia”.

E voi? Qual è il vostro modo di viaggiare? Scriveteci, costruiamo insieme un altro pezzo di questa storia!
 

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