di Anonimo
La Tate Modern crexit. Di 10 piani
Il più visitato museo di arte moderna e contemporanea del mondo diventa ancora più grande. Dando spazio alla nuova creatività
Si chiama Switch House il nuovo edificio che affianca la preesistente struttura che ospita la Tate Modern di Londra. Inaugurato da poche settimane, trasforma ulteriormente lo skyline della capitale inglese con i suoi dieci piani di arte, creatività e intrattenimento. Disegnata dagli architetti Herzog & de Meuron, gli stessi che hanno trasformato la vecchia centrale elettrica nel museo più visitato del mondo, la struttura è pensata per ospitare una buona parte della straordinaria collezione della Tate Modern che comprende circa 800 opere di oltre 300 artisti provenienti da più di 50 Paesi. Con la Switch House l’area espositiva aumenta del 60 per cento permettendo anche alle performance e a grandi installazioni di avere il giusto spazio. Da non perdere anche i nuovi shop, il bar ristorante e la terrazza panoramica dalla quale si gode una vista straordinaria sulla città. Senza dimenticare che l’ingresso alla collezione è sempre gratuito.
Info: tate.org.uk.
A spasso per Brera con Lalla Romano
Un percorso multimediale nel quartiere della scrittrice
Pittrice di silenzi, narratrice di dettagli, Lalla Romano era piemontese di nascita, ma Milano è stata casa sua. Viveva il centro della città come gli artisti facevano allora. Da largo Treves a piazza Scala, da Brera alla Braidense un percorso multimediale da ascoltare e leggere per camminare nella Milano di Lalla Romano. Un’altra bella puntata del ricco percorso cittadino realizzato dalla Fondazione Adolfo Pini.
Info: storiemilanesi.org.
Pulire il mondo
Dal 23 al 25 settembre con il Tci e Legambiente
Da oltre vent’anni volontari di tutto il mondo si danno appuntamento dopo l’estate per dare il proprio contributo, simbolico ma molto fisico, per migliorare il mondo. Come? Con la campagna Puliamo il mondo, in Italia promossa da Legambiente e sposata anche dal Touring Club Italiano. Tema di quest’anno l’abbattimento delle «barriere» di ogni natura, prime fra tutte quelle culturali ed etniche. L’obiettivo è coinvolgere nella campagna migranti, rifugiati, richiedenti asilo e tutti i soggetti e realtà che lavorano per l’accoglienza e l’inclusione. Del resto i cambiamenti climatici sono una delle principali cause che spingono le popolazioni ad abbandonare i propri territori e l’iniziativa è stata pensata per lanciare un messaggio di solidarietà, multiculturalità e accoglienza. Partecipare è un gesto semplice che però aiuta a rinsaldare il rapporto tra l’ambiente e i cittadini, tra le comunità e gli enti pubblici, restituendo alla comunità aree che appartengono a tutti.
Info: puliamoilmondo.it.
Trame hi-tech in Monferrato
Come convogliare i turisti in questo magnifico territorio? Mettendo in rete tutti gli operatori
Come «vendere» al turista italiano e non solo il Monferrato? Prima di tutto mettendosi insieme, perché si sa: l’unione fa la forza. È con questa logica che nasce Trame del Monferrato, una piattaforma tecnologica che mette a sistema risorse, attività e operatori della zona per promuovere e valorizzare le potenzialità turistiche della zona. Una piattaforma che è a disposizione dei grandi tour operator nazionali ed esteri per convogliare i turisti in questa parte del Piemonte. Un modo nuovo per creare una rete di accoglienza che rende più attrattivo e accessibile il territorio intorno a Casale Monferrato. L’operazione del Monferrato replica quanto fatto mesi fa con il progetto Trame in Lunigiana: non finanziamenti ma un modello di sviluppo innovativo, sostenibile e replicabile sostenuto con idee e tecnicalità (e anche soldi, certo) dalla Fondazione Italiana Accenture con lo scopo dichiarato di trasferire competenze dal mondo profit a quello no profit.
Info: tramedimonferrato.it.
Villa Erba dai Visconti agli eventi
L’ex villa di famiglia del regista Luchino da 30 anni è teatro di incontri culturali e artistici
C’è stato un tempo in cui tra le sale di villa Erba a Como passeggiava tranquillo Luchino Visconti. In estate il regista era spesso ospite della madre, Carla Erba: guardava il lago, leggeva, passeggiava. Gli ambienti della villa ispirarono le scenografie di alcuni suoi capolavori. Anni più tardi, nel 1986, nacque il Centro espositivo Villa Erba, struttura polivalente voluta dagli industriali del tessile comasco per ospitare mostre, festival ed eventi. Un grande parco con i suoi alberi secolari e i lussureggianti giardini a filo d’acqua, l’ottocentesca villa affacciata sul lago e il centro internazionale esposizioni e congressi Villa Erba, una struttura di vetro che si ispira alle vecchie serre lariane: sono questi gli elementi che negli anni hanno decretato il suo successo.
Info: villaerba.it.
Turismo per tutti
Un portale dedicato alle persone con disabilità
Creare un pacchetto turistico in autonomia, prenotando soggiorni e attività per i visitatori in modo da valutare se presentano servizi e spazi accessibili coerenti con le necessità delle persone diversamente abili. BookingAble.com è un progetto finanziato dalla Fondazione CRT
e realizzato dall’IsITT, l’Istituto italiano per il turismo per tutti.
Info: bookingable.com.
Volare su Cuba
La compagnia low cost tedesca presto all’Avana
L’isola di Cuba sta diventando sempre più una meta ambita dagli italiani che amano i Caraibi e il clima sempre piacevole, specie quando qui è inverno. Con Eurowings, la compagnia low cost di Lufthansa, dal 15 dicembre si può raggiungere L’Avana da Milano Malpensa, grazie al nuovo volo per Cuba da Colonia/Bonn.
Info: eurowings.it.
Punti di vista
Martedì 19 luglio, il quotidiano la Stampa ha proposto un breve servizio di Alessandro Previati da Ceresole Reale (To), piccola località «nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso». Nel titolo (e nel sottotitolo) dell’articolo è già tutto chiaro. «Il sindaco di montagna contro i turisti mordi e fuggi» e poi «Nel Parco Nazionale del Gran Paradiso troppi pranzi al sacco: non abbiamo soldi per pagare la raccolta dei rifiuti». Non è il caso di ricordare il lungo, difficile, complesso cammino dei parchi e della protezione della natura del nostro Paese. Il Touring, senza assumersi nessun diritto di paternità, è storicamente stato il principale sostenitore di questa esigenza, cioè della necessità, in un Paese ricco di beni ambientali ma fortemente antropizzato e quindi densamente abitato, di salvaguardare aree di pregio ambientale per la ricchezza e tipicità floro-faunistica, istituendo i Parchi col primario obiettivo della salvaguardia. E il Gran Paradiso, va ricordato, fu uno dei primi parchi nazionali istituiti grazie alla donazione al Demanio Pubblico di una riserva di proprietà del Re. Fummo anche, da subito, sostenitori del diritto dei cittadini italiani a visitare questi luoghi, per il loro diletto fisico e psicologico e per il diritto alla conoscenza. Continuiamo a esserlo, ma siamo anche solidali con il sindaco di Ceresole: visitiamo le aree protette e vincolate, ma con il dovuto rispetto e le necessarie cautele. Accettare queste «maleducate invasioni» sarebbe come se consentissimo a chi visita gli Uffizi di stendere una tovaglietta davanti alla grande Battaglia di Paolo Uccello e mangiare e bere lasciando poi lì lattine e tovaglioli.
Ci piace chiudere questa riflessione riproponendo un brano dalla prefazione firmata dall’allora Presidente del Tci Franco Brambilla al volume «Parchi e riserve naturali in Italia» distribuito ai Soci nel 1982: il «nostro modo di viaggiare» è sempre stato e resta ispirato a questi principi: «Un altro aspetto importante è quello del turismo all’interno dei parchi. Citato con soddisfazione a riprova della loro capacità di produrre lavoro e reddito, deprecato nel contempo come elemento turbativo della salute e persino della sopravvivenza dell’istituto. Una contraddizione che il Touring stesso ha vissuto, nel decidere di destinare ai Soci questo volume, consapevole del suo dovere di fornire loro uno strumento di conoscenza e di pratica turistica, ma anche della necessità di non contribuire, in qualche modo, a un eccessivo affollamento» delle zone protette. Abbiamo concluso che informazione e conoscenza non possono che migliorare, ove necessario, la sensibilità dell’utente e la sua educazione a un cauto e corretto rapporto con questi ambienti».
E prosegue: «Abbiamo diritto di visitare e godere di questi grandi, preziosi spazi, che sono patrimonio storico e culturale della collettività, solo in quanto facciamo nostre, nel nostro stesso interesse, tutte le limitazioni e le cautele necessarie». A.A.