di Anonimo
Arabba: qui la vacanza è sempre in movimento
Trekking, vie ferrate, arrampicate. Le Dolomiti sono una palestra a cielo aperto dove chiunque può fare attività sportive, dagli esperti ai principianti
Energie al top - Sono sempre di più le persone che, in vacanza o anche solo per un weekend, vogliono fare attività all’aria aperta e sport. La montagna è il campo giochi ideale e non mancano decine di proposte, soprattutto sulle Dolomiti dove sono specialisti nel far stare bene i turisti in perenne movimento. Arabba (Bl) in tal senso ha la posizione ideale: sole, escursioni e paesaggi mozzafiato per cominciare. Nonché una serie di proposte di viaggio adatte ad alpinisti esperti, ai climber alle prime armi, ma anche alle famiglie con bambini. Tre le esperienze da non perdere, un trekking facile, una ferrata di media difficoltà e un’arrampicata dal 3° grado al 7a. Il primo è perfetto anche per escursionisti non esperti ed è il sentiero storico Viel dal Pan; la ferrata è più complessa, ma non troppo e segue la linea delle trincee di guerra unendo l’aspetto sportivo a quello storico.
Per quanto riguarda invece le falesie da arrampicata, il Bec de Roces è molto ambito e con vari livelli di difficoltà, alcuni pensati anche per bambini e principianti.
Info: arabba.it.
Barceló, il bello di dormire a Barcellona
Tre possibili scelte per un soggiorno nella città catalana
Tris d’assi - Direttamente sul mare della spiaggia di Nova Mar Bella, a un passo dalle Ramblas o comodamente sulla stazione di Saints? Sono tre le possibili scelte, tutte a quattro stelle, della catena spagnola Barceló per chi decide di soggiornare nella capitale catalana. Alberghi moderni, rinnovati di recente: l’Atenea Mar ha una piscina sul tetto, il Raval ha un design urbano e cosmopolita, il Saint 387 camere con vista sulla città.
Info: barcelo.com.
Storie di camminatori
I volti della Francigena
Racconti in viaggio - Ecco un documentario che racconta i luoghi e le persone che popolano la via Francigena. Percorrendo in sei settimane i mille chilometri dal colle del Gran San Bernardo a Roma, il film-maker torinese Fabio Dipinto ha filmato le realtà incontrate giorno dopo giorno concentrandole ne I Volti della Via Francigena un docu film patrocinato dal Touring.
Info: viafrancigenadocumentary.com.
Passioni di carta
Acquisita una raccolta di antiche filigrane
A ciascuno la sua – C’è chi colleziona libri e chi carta, anche senza parole scritte. Come l’Istituto europeo di Storia della carta e delle Scienze cartarie di Fabriano che ha appena acquisito la raccolta di carte antiche del filigranologo fabrianese Zonghi che racchiudono carte filigrane originali e campioni delle “Carte Fabrianesi” dal XIII secolo.
Info: istocarta.it.
Colli Euganei da bere
Degustazioni e corsi di cucina, passeggiate e relax alle terme: le mille possibilità della Strada del vino
Paesaggi veneti - E in mezzo alla pianura veneta spuntò un monte: anzi, più di uno. I Colli Euganei, in provincia di Padova, sono un ambiente particolare, un microcosmo naturale unico, amato da Foscolo e Petrarca, che deve la sua peculiarità al terreno di origine vulcanica dalle cui viscere spuntano le acque calde che alimentano le terme di Abano e Montegrotto. Terreni ricchi e assai fertili con un’esposizione favorevole che permette la crescita rigogliosa di viti e ulivi: prodotti di eccellenza da degustare lungo la Strada del vino dei Colli Euganei. Qui si possono trascorrere giornate a contatto con la natura, passeggiando tra i vigneti, visitando le cantine e degustando dei rossi Doc Colli Euganei e della Docg Colli Euganei Fior d’Arancio, un bianco versatile sia nella versione spumante che passito, che appartiene alla famiglia del moscato giallo. E dopo aver scoperto i sapori del territorio ci si ferma, e ci si rilassa in uno degli stabilimenti termali della zona.
Info: stradadelvinocollieuganei.it.
Sorprese al nuovo museo Pecci
Un’architettura avveniristica, una grande collezione e una prima mostra da non perdere
Inaugurazione - Una navicella spaziale sembra essere caduta su Prato a incapsulare il preesistente Museo d’arte contemporanea Luigi Pecci. Grazie all’intervento dell’architetto Maurice Nio le aree espositive sono più che raddoppiate, dando così spazio alle collezioni permanenti, a mostre temporanee, a una ricchissima biblioteca, a un teatro all’aperto, a un cinema, a un ristorante e a un bar. Il 16 ottobre il nuovo museo inaugura con una mostra intitolata La fine del mondo a cura del direttore Fabio Cavallucci che investiga la contemporaneità, non da un punto di vista catastrofico come parrebbe indicare il titolo, ma dalla giusta distanza creativa che ogni artista dovrebbe avere. Benvenuti in una nuova dimensione.
Info: centropecci.it.
Riapre il Palazzo d’Arco
Il 23 visita per i soci
La città della cucina - Dopo due anni di lavori per restauri riapre nel centro di Mantova il Museo di Palazzo d’Arco. Si tratta di una dimora gentilizia che si presenta al pubblico con un percorso ampliato e rinnovato. Pezzo forte la sala dello Zodiaco con lo spettacolare ciclo di affreschi dipinto da Giovan Maria Falconetto intorno al 1520. La casa museo di Palazzo d’Arco, abitata fino al 1973 dalla contessa Giovanna dei conti d’Arco Chieppio Ardizzoni, non ha subito nessuna spoliazione ed è completamente arredata. E il 23 ottobre visita guidata per i soci Tci.
Info: museodarcomantova.it/
Punti di vista
A fine luglio sui giornali (alcuni) si è riparlato di condono edilizio. In Sicilia, tanto per cambiare, pare sia concreto il pericolo che il solito «emendamento» (parola magica) introduca una sanatoria per tutti gli edifici abusivi costruiti nell’arco di dieci anni, tra il 1976 e il 1985, entro i 150 metri dal mare. Non abbiamo approfondito, né siamo in grado di dire, al momento in cui scriviamo, che esito abbia avuto questo ennesimo tentativo, che d’altra parte ha subito provocato esplicite e forti opposizioni di politici e magistrati a livello nazionale e locale. Siamo quindi tenuti a credere che l’iniquo proposito non abbia avuto seguito. I segnali, da raccogliere e interpretare, cominciano a essere significativi: lo stop o il mancato sostegno dello Stato a iniziative autostradali non del tutto necessarie, così come i primi finanziamenti stanziati per lo sviluppo di percorsi di mobilità alternativa, rappresentano un ripensamento da difendere, anche se il passato pesa molto e non può essere ignorato.
«La Repubblica» del 30 luglio scorso ci ricorda alcuni numeri relativi alla sola Sicilia (che come sappiamo bene non è affatto l’unica regione del Paese colpita da abusi edilizi): 22.100 sono gli abusi accertati solo negli ultimi sei anni, 770mila le domande di sanatoria per abusi edilizi giacenti in Regione, mentre nell’ultimo anno si è proceduto all’abbattimento di 23 edifici irregolari, accompagnati da tumulti, minacce e sindaci messi sotto scorta.
Domanda: di che stiamo parlando?
Molti anni fa (bisogna essere anzianotti per ricordarlo) Dario Fo mise in scena una delle sue antiche e proverbiali «comiche» surreali e grottesche: rappresentava le conseguenze, nel nostro Paese, del fatto che, improvvisamente, i ladri di tutti i tipi avevano smesso di rubare. Apriti cielo! Le compagnie di assicurazione chiudevano, le fabbriche di allarmi, serrature, chiavi e altri dispositivi simili fallivano, tanto che, alla fine, i massimi poteri furono costretti a invitare caldamente i ladri a riprendere l’attività, per riportare il Paese alla normalità.
Con l’abusivismo edilizio, in questo nostro Paese così bello e prezioso, non siamo in condizioni molto diverse. Come scriveva anni fa Ennio Flaiano «la situazione è grave, ma non è seria». A.A.