di Anonimo
Pedalando in Piemonte, nei castelli emiliani o tra i fiori olandesi. Idee per un fine settimana o una vacanza doc
Un piatto per Norcia
Erano centinaia i commensali radunati nei ristoranti del Buon RIcordo di tutta Italia la sera del 7 aprile per la cena solidale dedicata a Norcia. Ogni ristorante ha proposto il suo personale menu norcino con materie prime rigorosamente dell’area colpita dal terremoto. Per l’occasione è stato creato un piatto speciale dipinto a mano che omaggia i due ristoranti del Buon Ricordo di Norcia: il Granaro del Monte e il Vespasia di Palazzo Seneca. Per ogni piatto consegnato il Buon Ricordo ha donato 5 euro all’associazione “I love Norcia” che opera per la ricostruzione e la rinascita della comunità norcina.
Piemonte
Omaggio a Fausto Coppi
Nell’anno del centenario il Giro d’Italia rende omaggio a Fausto Coppi, il più grande ciclista italiano di tutti i tempi: il 20 maggio infatti la 14ª tappa parte da Castellania (Al), suo paese natale. Commemorazioni a parte, le strade del Monferrato dove il Campionissimo si allenava sembrano fatte apposta per organizzare un viaggio su due ruote. Ed è quello che è possibile fare grazie a In giro col giro, la proposta di vacanze organizzate di Piemontebike. Prendendo spunto dai molti percorsi geomappati del sito piemontebike.eu, per tutti i gusti e tutte le gambe, è possibile organizzare gite in bicicletta di uno o più giorni, in autonomia oppure – novità del 2017 – accompagnati da guide esperte che aiutano a scoprire il territorio dal punto di vista storico, artistico ed enogastronomico. Fra le tappe da non perdere, il Museo dei Campionissimi di Novi Ligure (Al), dedicato a Coppi e a Girardengo.
Info: piemontebike.eu.
Emilia
Al Castello del principe
Aprono al pubblico i propri castelli, per visite guidate speciali anche in luoghi e spazi solitamente privati. Sono nobili, collezionisti, mecenati diventati “ambasciatori del territorio”, nell’ultima iniziativa dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, circuito che riunisce 32 fra rocche, fortezze e palazzi storici dell’Appennino emiliano e nel corso dell’anno propone centinaia di eventi, anche per le scuole. Le visite speciali con i proprietari proseguono fino ad agosto: tra le mete, i castelli di Tabiano, Montechiarugolo, Malaspina di Gambaro.
Info: castellidelducato.it.
Premi
La passione del giornalismo
Cultura e turismo sono un volano di crescita per l’Italia. Ma devono essere adeguatamente comunicate. Per questo da dieci anni la fondazione Biagio Agnes conferisce il “Premio Biagio Agnes Turismo e Cultura” a chi si distingue nel portare avanti questi temi nel mondo dell’informazione. Quest’anno il premio è stato assegnato a Silvestro Serra, direttore di Touring, Ettore Mocchetti, direttore di AD e Traveller e Giuseppe Cerasa, direttore delle Guide ai sapori e ai piaceri d’Italia di Repubblica (nella foto, Serra tra Simona Agnes, figlia di Biagio, e Mocchetti).
Info: premiobiagioagnes.it.
Olanda
Tutti i colori del Keukenhof
Quello della fioritura è un momento unico ma fugace: uno dei luoghi perfetti per coglierlo è il Keukenhof, un grande parco dedicato ai fiori che si trova a Lisse, cittadina di 22mila abitanti centro della floricoltura olandese. Un parco di 32 ettari dove ogni anno vengono piantati 7 milioni di bulbi divisi in otto giardini modello. Un trionfo di colori visitabili solo otto settimane l’anno. Questa edizione, che termina il 21 maggio, ha come tema il design dei Paesi Bassi, rappresentato dalla riproduzione di un noto dipinto di Mondriaan su un prato di 250 metri quadrati (nella foto): per realizzarla sono stati utilizzati 80mila fra tulipani, muscari e crocus. Il Keukenhof è un parco storico intorno all’omonimo castello, concepito nel 1857 ispirandosi ai giardini all’inglese.
Info: keukenhof.nl.
Inghilterra
L'inglese si parla in auto
Il British Motor Museum di Gaydon, vicino a Birmingham, in Inghilterra, ospita la più grande collezione al mondo di auto storiche britanniche: oltre 250 modelli realizzati fra gli anni ’50 e i ’70: Morris, Rover, Rolls Royce... Questo e altri luoghi imperdibili per gli appassionati di auto d’epoca nel programma di visite dei corsi di inglese per adulti che il BLS Adult Centre di Bury St. Edmunds organizza nel mese di maggio.
Info: blsenglish.co.uk.
Il punto
La primavera (regolata) del pedale
Vale la pena di riflettere sul “ritorno” della bicicletta. Tanto più che il Touring Club Italiano è stato un po’ il padre fondatore della sua affermazione. Il suo ritorno nell’uso quotidiano e turistico è per evidenti ragioni un fenomeno irreversibile: ce ne compiacciamo e riteniamo che sia il caso di dedicare attenzione a questa vistosa crescita in parte imprevedibile, per evitare effetti collaterali non positivi.
Prima di tutto bisognerà occuparsi, con gradualità e tempestività, dei percorsi, cioè del fatto che aumentando la massa dei ciclisti ci si debba dedicare alla ricerca e strutturazione, in città e fuori, di spazi dedicati. Le strade “zitte”, cioè quelle già poco frequentate da mezzi motorizzati perché affiancate da alternative più veloci dovranno essere segnalate, suggerite e, ove possibile, riservate, con regole rigide (e controllate!) al traffico locale. In città, non basta dipingere sul selciato la sagoma di una bici per definirla pista ciclabile.
Poi bisogna trovare il modo di porre un freno al dilagante furto di biciclette. Qualcuno propone di targarle, di introdurre l’assicurazione obbligatoria e infine di scoraggiare l’acquisto (incauto) di bici usate di incerta provenienza. È complicato, ma qualcosa si deve fare. Però occorre soprattutto che i ciclisti vecchi e nuovi sappiano che anche loro debbono rispettare le regole. Nelle città succede di tutto, naturalmente da parte di una minoranza indisciplinata ma consistente. Non si rispettano semafori e sensi unici, si invadono e si dominano le strisce pedonali, si sfreccia sui marciapiedi incuranti dei pedoni, bambini e anziani. Non va bene. Non a questa benvenuta primavera del pedale. L’educazione, il buon senso, il rispetto degli altri riguarda tutti, nessuno escluso. Luci serali, segnalazioni acustiche (il campanello!), velocità adeguata alle circostanze sono esigenze minime, a difesa della nostra stessa incolumità. Alla fine siamo quasi tutti, in momenti diversi, automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni: non possiamo pretendere di imporre priorità diverse se guidiamo, pedaliamo o camminiamo.
Andare in bici è bello e liberatorio. Non brucia benzina, non inquina, fa bene alla salute, rasserena e consente di riscoprire tempi, modi e luoghi che necessitano di essere gustati e riscoperti. Ma bisogna riscoprire anche il “costume” del ciclista. Altrimenti torneremo a essere definiti, questa volta giustamente, “arrotini impazziti”. E nuoceremo a noi e agli altri.
A.A.