Hotel leggendari. Metropole, tutta la bellezza della Serenissima

A Venezia un’ospitalità raffinata ma non asettica, unita a una cucina stellata e a una sorprendente collezione di oggetti antichi

Un hotel che la storia veneziana non l’ha solo vista, ma l’ha fatta. A pochi passi da San Marco, il Metropole (hotelmetropole.com) è una summa della raffinatezza, della civiltà e della originalità che fanno della Serenissima un unicum. Gia nel 1500 l’incisore de’ Barbari inserisce l’edificio nella sua Veduta di Venezia e nel 1686 la costruzione si arricchisce di un oratorio dove insegna musica Antonio Vivaldi, che qui compone Le quattro stagioni. Nel 1880 diventa un albergo, Casa Kirsch, passato nel 1968 ai Beggiato, storica famiglia di albergatori. Fra i suoi ospiti più noti Sigmund Freud, Marcel Proust, Thomas Mann. Eccentrico, sontuoso, eclettico, inclusivo, in un’epoca di standardizzazione, nell’accoglienza come nella vita, è un albergo di sfumature, di colori, di profumi, di dettagli e di sensazioni. Un cinque stelle dove lusso vuol dire gusto e bellezza. Un hotel con l’anima, di carattere, che sa regalare emozioni, passione e fantasia, che punta a fare di ogni cliente un ospite. Lo coccola con le sue sete e i tessuti Fortuny, i lampadari di Seguso, i pezzi di antiquariato della vulcanica Gloria Beggiato, vera e propria pasionaria dell’hotellerie veneziana: sculture, quadri, ma anche ventagli, crocefissi, trousse da sera. Oggi, insieme alle suite, alle 67 camere, tutte diverse, offre l’Oriental bar, un giardino interno, pontile privato e il Met Restaurant, con la nuova Rose Room, nata dalla collaborazione con la stilista Silvia Bisconti, dove gustare piatti leggeri e sfiziosi, come la Met Experience, sette portate firmate dallo chef Luca Veritti, carnico, una stella Michelin, autore di una cucina che rispetta la materia prima di qualità, la stagionalità e la tradizione. Il tutto condito con fantasia, creatività e un occhio alla contemporaneità.