Pietrasanta: miti, riti e luoghi della piccola Atene

Comune di Pietrasanta Comune di PietrasantaGianmarco Passerini

«Quel che mi piace è Pietrasanta: bellissima cittadina, con piazza unica, una cattedrale da grande città, e, sfondo, le Alpi Apuane. E che paese all’intorno! Che monti, che verde, che ombre, che fiumi, che ruscelli risonanti freschi sotto i castagni e gli olivi fra il verde». Così scriveva in una lettera il Premio Nobel per la letteratura Giosuè Carducci, nato nel 1835 poco lontano, nel paesino di Valdicastello, in una semplice casa che oggi è un museo inserito nel circuito nazionale Case della Memoria. Da allora Pietrasanta ha saputo trasformarsi da bella cittadina medievale immersa in una campagna elegante a “Piccola Atene” della scultura, amata da intellettuali e artisti che l’hanno scelta come buen retiro.

Oggi questo piccolo centro in provincia di Lucca, a metà strada fra la dolce vita balneare della Versilia e le cime candide delle cave di marmo più famose al mondo, continua ad attrarre scultori di fama internazionale grazie alla maestria dei suoi artigiani del marmo e delle sue fonderie artistiche (la più antica risale al 1835). Nel corso degli anni le donazioni degli artisti l’hanno trasformata in un museo a cielo aperto, con le settanta opere del Parco Internazionale della Scultura Contemporanea da ammirare passeggiando fra le strade e le piazze del centro storico e delle vicine frazioni. Fra queste, inconfondibili sono le enigmatiche figure mitologiche di Igor Mitoraj, lo scultore di origine polacca scomparso nel 2014, in onore del quale Pietrasanta sta realizzando un grande museo negli spazi dell’ex mercato coperto (l’apertura è prevista nel 2021). Altrettanto amate le opere dalle forme generose del colombiano Fernando Botero, che da tempo ormai ama trascorrere qui gran parte dell’anno. I suoi affreschi dell’Inferno e del Paradiso, realizzati nel 1993 con tecniche cinquecentesche nella piccola chiesa della Misericordia (per info sulle aperture, tel. 0584.70055), sono un gioiellino insolito da non perdere.

I tesori da scoprire a Pietrasanta, però, non finiscono qui. Fra questi c’è il curioso e interessante Museo dei Bozzetti, ospitato nel cinquecentesco ex convento di S. Agostino adiacente al Duomo. Nato nel 1984 e probabilmente unico al mondo, raccoglie circa 700 bozzetti di oltre 350 artisti, che gli artigiani pietrasantesi hanno saputo tradurre in opere finite di grandi dimensioni, grazie a una tradizione che ha origini medievali. Fra le numerose gallerie d’arte (secondo un recente censimento, il centro storico di Pietrasanta avrebbe la più alta concentrazione di gallerie d’arte in Italia, ndr), le botteghe di alto artigianato (una lista si trova su artigianart.org) e il rito chic dell’aperitivo in piazzetta, a Pietrasanta si respira un’aria elegante e cosmopolita in ogni stagione.

«Anche grazie alla posizione geografica, qui tutti trovano quello che cercano – mi spiega Lesley Severgnini, che ha aperto nel 2015 nella campagna di Pietrasanta un elegante agriturismo –. L’arte, gli sport all’aria aperta, l’alta ristorazione e la cucina tradizionale, il mare e la montagna: non manca nulla». Lei, nata a Londra da padre italiano e madre giapponese, è nipote di quel Vittorio Bertarelli che fu fra i fondatori del Touring Club Italiano. «Il viaggio è una tradizione di famiglia, ma dai miei due illustri antenati ho ereditato anche la passione per il ciclismo e le escursioni in montagna (il fratello di Vittorio, Guido, fu vicepresidente della sezione Cai di Milano e pioniere dello sci in Italia, ndr). E qui con un’oretta di pedalata sul lungomare posso raggiugere Marina di Vecchiano, con la spiaggia selvaggia della Bufalina, oppure con un’ora e mezza di camminata posso salire da Stazzema alla panoramica baita degli Scoiattoli (tel. 320.6257666) o al rifugio Forte dei Marmi del Cai. Dopo molti anni qui sto ancora esplorando, perché nel territorio c’è ancora tanto, tantissimo da scoprire».