di Andrea Perfetti - automoto.it
Sulla versione ibrida dell'icona di casa Fiat i consumi calano, ma le emissioni restano comunque elevate. Per chi preferisce la bici, da Scott un'interessante proposta di "gravel"
La Fiat Panda è diventata ibrida. O meglio, micro ibrida, grazie a un sistema semplice ma intelligente. Ma come funziona questa tecnologia? E soprattutto: è veramente efficace in termini di sostenibilità ambientale? Da fuori la Hybrid non si distingue dall’arcinota e amatissima Panda. La versione Cross (nella foto) poi ha i fascioni paraurti che fanno tanto fuoristrada, ma proteggono l’auto dal parcheggio selvaggio del vicino di casa. La Panda Hybrid è la regina della città. Compatta, ma non sacrificata, ospita 5 persone e si manovra col pensiero grazie ai comandi leggerissimi. Ed entra in molte ZTL senza battere ciglio e senza pagare dazio. È spinta dal propulsore a benzina da 1.0 cc a tre cilindri che qui si sposa con un motore elettrico da 5 cv collegato per mezzo di una cinghia. Lo alimenta una batteria al litio che si ricarica nei rallentamenti. La potenza complessiva è di 70 cv. Pochini in assoluto, ma sufficienti a spostarsi consumando poco.
Le prestazioni sono del tutto simili a quelle della motorizzazione 1.2 Fire, ma i consumi sono inferiori e passano da circa 15,5 km/l a oltre 18,5 km/l. Niente male affatto. Meno esaltante il risultato in fatto di sostenibilità: è vero che, rispetto al 1.2 Fire da 69 cv, la versione micro ibrida consente un abbattimento delle emissioni di CO2 sino al 20 per cento. Ma Per la Panda Hybrid il valore di omologazione è di 118 g/km di CO2; giusto per raffronto, una “vera” ibrida come la popolare Toyota Yaris si ferma a quota 85, e pesa 20 chili di più. Al volante la Fiat Panda Hybrid si guida come le altre compatte della marchio. È facile e leggera anche in manovra. Ci è piaciuto molto il cambio, a patto di non chiamare in causa spesso la sesta marcia, davvero lunga. Di serie ci sono il climatizzatore e la radio; scarni i sistemi di sicurezza di ausilio alla guida. C’è solo (optional) la frenata di emergenza sotto i 30 orari. Il listino della Panda Hybrid parte da 13.900 euro (17.400 per la versione Cross), l’incentivo statale è di 1.500 euro.
Un gioiellino sotto l’albero: Speedster 50. La bicicletta gravel firmata Scott
Sembra una bici da corsa, la Scott Speedster Gravel 50, ma non fatevi ingannare. Appartiene al genere gravel, oggi di gran moda in città come in campagna: è adatta a strade bianche e malmesse senza essere una mountain bike. Il manubrio è ricurvo come quelli che si vedono al Giro, ma è alto e la geometria del telaio in alluminio dà comodità anche dopo ore in sella. Le ruote sono moderatamente artigliate, cosa che si apprezza nel fango, ma anche in città. I freni sono a disco, col comando meccanico. L’estetica è un richiamo forte, così come il prezzo di 1.099 euro. E si pedala sul serio, per smaltire gli eccessi del pranzo di Natale.