di R_Scialpi
Il sistema di bike sharing Velib’ è a pezzi? Il car sharing Autolib’ elettrico è stato ufficialmente dichiarato morto? Non ha importanza: i parigini credono nella bicicletta e continua a crescere il numero dei pedalatori, nonostante a Parigi clima, traffico e distanze non rendano certo banale spostarsi a due ruote.
Fatti, non pettegolezzi
A documentare la passione per la bicicletta dei parigini, uno studio realizzato dalla società di consulenza 6T su incarico dell’assessorato alla mobilità della capitale francese. Due numeri su tutti: dal momento in cui – nello scorso inverno – il cambio di gestione del bike sharing Velib’ ha mandato di fatto in tilt il servizio (che tuttora ha gravissime lacune) – le vendite di biciclette sono cresciute di almeno il 30 per cento. L’89 per cento dei negozi di articoli sportivi appartenenti a catene commerciali nella regione parigina ha registrato un incremento importante di vendite nel settore biciclette; solo il 24 per cento per i negozi indipendenti, in genere riservati a bici di fascia alta. Secondo dato: nell’ultimo triennio a Parigi sono stati aperti non meno di 12 punti vendita all’anno dedicati al mondo delle due ruote.
In sintesi: le auto non ripartono
Di certo la bella stagione ha fatto la sua parte, sebbene in Francia il primo semestre dell’anno sia stato caratterizzato da maltempo e meteo instabile. C’è poi da dire che proprio nei mesi scorsi è arrivato pure il rincaro delle sanzioni per divieto di sosta. Ma è un fatto che, lasciati a piedi – nel senso più letterale del termine – dalla crisi del bike sharing e dal collasso del car sharing ecologico, i parigini non demordono nel restare lontani dall’auto. E trovano nelle biciclette, meglio quelle low cost che si trovano a poco prezzo nei centri commerciali (anche Parigi non è indenne dalla piaga dei furti), un’alternativa valida al rimettersi al volante della propria auto.
La richiesta delle associazioni
È proprio in base a questi dati che le associazioni di categoria parigine hanno ribadito alla municipalità la richiesta di realizzare parcheggi per le bici, possibilmente sorvegliati e sicurizzati, in centro città. Le proporzioni di Parigi, a partire dalla larghezza dei boulevard, non ostacolano certo il progetto. Detto che già un uso più ampio di cortili e piazzali potrebbe essere d’aiuto ai nuovi ciclisti.
