Boardgame in cui si gareggia: confrontiamo Flamme Rouge, El Dorado e Mississippi Queen

Negli ultimi tempi è tornato di moda, nel mondo dei giochi da tavolo, un tema che era stato a lungo accantonato: quello dalla gara, in cui non ci sono punteggi da raggiungere, ma vince chi arriva primo.

Tre titoli hanno attirato l’attenzione di molti: Flamme Rouge, Gioco dell’Anno 2018; El Dorado, Gioco dell’Anno 2019; Mississippi Queen, Spiel des Jhares 1997 ma curiosamente rimasto fuori dal mercato italiano fino a oggi, quindi un plauso a GateOnGames che lo ha portato in Italia e messo in commercio pochi giorni fa.
In comune, i tre titoli non hanno solo l’argomento, la gara, ma anche l’assenza di alea: non ci si muove con i dadi, ma gestendo le risorse a disposizione. Insomma, non si vince per fortuna, ma per abilità. Le meccaniche sono essenziali e immediate da capire: due deck building, uno a esaurimento per FR, uno a crescere, El Dorado, mentre Mississippi Queen è ancora più semplice: variazioni minime di velocità e rotta sono gratuiti, quelle superiori a uno costano carbone e il carbone è limitato.

Abbiamo fatto un confronto fra i tre titoli, tenendo conto dei parametri secondo noi più importanti quando si valuta un gioco da tavolo: chiarezza e immediatezza del regolamento; estetica dei materiali, correlata anche al rapporto qualità prezzo; scalabilità e bilanciamento; originalità e longevità.
I voti vanno da 1 a 10. pronti? Via!

 

Estetica e rapporto qualità/prezzo
Per tutti e tre i giochi, i materiali sono buoni, curati, ben illustrati e scenografici. I ciclisti di Flamme Rouge, separati dalla bici nella prima edizione (per la gioia di chi pittura le miniature e la disperazione di tutti gli altri), nell’edizione ora in commercio sono un blocco unico, più pratici da maneggiare. Le basi di gioco sono di qualità e solide per tutti e tre i titoli. El Dorado ha una grafica essenziale, carine le pedine esploratori e le tessera primo giocatore. In Mississippi Queen spiccano per bellezza e per cura sia i battelli, sia le passeggere. Le scatole sono grandi ma piene, anche dopo aver defustellato.
Il rapporto qualità prezzo, anche pensando alla longevità, è buono. E poiché ritengo che la qualità estetica sia leggermente superiore laddove anche il prezzo è leggermente superiore, il voto è lo stesso per tutti e tre i titoli.
Flamme Rouge (35 euro): voto 8
El Dorado (39 euro): voto 8
Mississippi Queen (45 euro): voto 8

Set up (tempi, semplicità e trasporto)
Due parole anche sul set up, nota dolente di questo genere di giochi: dover allestire un percorso richiede tempo e spazio. Per Flamme Rouge è piuttosto lungo, per Mississippi Queen più immediato perché il fiume si compone giocando. El Dorado ha un tracciato più contenuto e veloce da creare, ma richiede comunque temo per il piazzamento ostacoli e spazio per le carte. Tutti e tre richiedono un tavolo spazioso.
Flamme Rouge: voto 5
El Dorado: voto 6
Mississippi Queen: voto 8

Regolamento
Lasciatemi dire: bravi. Il regolamento è spesso un punto dolente dei giochi da tavolo, scritto per chi già è abituato a terminologie e meccaniche. Questi tre titoli hanno regole semplici e immediate, ma vanno comunque spiegate in modo chiaro perché ci sono spesso casi particolari. E i regolamenti assolvono il compito in maniera egregia, con frasi chiare, esempi frequenti e coerenti, illustrazioni chiarificatrici.
Flamme Rouge: voto 10
El Dorado: voto 10
Mississippi Queen: voto 10

Ambientazione
Flamme Rouge propone una gara ciclistica, con tanto di salite, discese, effetto scia e fatica per chi sta davanti. Mississippi Queen simula la difficile navigazione di un fiume e le manovre necessarie per raccogliere passeggeri, evitare ostacoli e al tempo stesso mantenere una velocità elevata; El Dorado sviluppa una corsa attraverso terreni impervi, foresta, deserto e fiumi, per giungere alla città perduta, e ogni giocatore grazie alle proprie carte può muoversi più agevolmente su alcuni terreni rispetto ad altri. Sicuramente è più facile riprodurre un percorso ciclistico o il corso di un fiume della giungla amazzonica, e infatti El Dorado un po' patisce questo confronto. Le illustrazioni sui percorsi e sulle carte sono coerenti e funzionali, personalmente trovo più coinvolgenti i battelli di Mississippi Queen dei meeple esploratori di El Dorado.
Flamme Rouge: voto 9
El Dorado: voto 5
Mississippi Queen: voto 7

Interazione
Parliamo anche dell’interazione fra i giocatori perché è parecchio diversa nei tre titoli. in Flamme Rouge l’effetto scia è un aiuto involontario che chi è avanti offre a chi sta dietro, ma è difficilmente prevedibile e quindi poco pianificabile. Non è possibile ostacolare o danneggiare direttamente gli avversari.
In El Dorado l’interazione si limita agli spazi occupati che non possono essere condivisi, e alla scelta delle carte per ampliare il proprio mazzo movimenti, che attinge a un serbatoio comune.
Invece in Mississippi Queen l’interazione c’è ed è elevata. Anzitutto nel correre a prendere i passeggeri, che sono centellinati lungo il percorso e ognuno deve caricarne due, prima di arrivare al traguardo; poi nella possibilità di speronare gli avversari mandandoli fuori rotta (l'evento in realtà non è dannoso quanto speravamo). Questa possibilità è tanto più forte quanto maggiori sono i battelli sul percorso, poi dipende anche da quanto avete voglia di darvi fastidio.
NB: Questo voto non viene usato per il giudizio finale, perché non è detto che una maggior interazione sia migliore, dipende dai gusti. A me personalmente piace.
Flamme Rouge: voto 6
El Dorado: voto 5
Mississippi Queen: voto 8

Scalabilità/bilanciamento
La scatola base di Flamme Rouge prevede 2-4 giocatori e il gioco gira egregiamente, complice il fatto che si hanno sempre due ciclisti a testa, con caratteristiche diverse. Con l’espansione Peloton, in 6 potrebbero esserci ingorghi nei percorsi con più tratti di montagna, ma è un caso limite (e comunque qui ci limitiamo a valutare la scatola base).
El Dorado a sua volta scrive 2-4 giocatori ma in due prevede l’utilizzo di due esploratori a testa, soluzione sempre un po’ forzata e che non amo: dimostra che il gioco non è nato per essere giocato anche in due.
Mississippi Queen indica 2-6 giocatori e anche qui modalità in due si usano due battelli a testa. Meh. All’estremo opposto, in 6 giocatori lo spazio di manovra è davvero esiguo ed è un altra possibilità che tenderei a scartare. Il numero ottimale è 3-5, magari prevedendo la Black Queen (un “morto” gestito ogni giro dall’ultimo in gara, che non può vincere ma può dare parecchio fastidio) quando si è in 3.
Flamme Rouge: voto 8
El Dorado: voto 6
Mississippi Queen: voto 6

Originalità
Un parametro a me caro – non è un caso che sia centrale nel Premio Efesto – ma forse in questa tipologia di giochi meno importante di altri. A ogni modo, Flamme Rouge con poche regole riesce a rendere perfettamente l’ambientazione ed è unico nel suo genere; El Dorado sceglie una meccanica collaudata, il deck building, su un tabellone esagonale che più classico non si può. Percorso esagonale anche per Mississippi Queen, e un sistema di movimento che ricorda Formula Dé (uscito nel 1991).
Flamme Rouge: voto 8
El Dorado: voto 5
Mississippi Queen: voto 5

Longevità
In Flamme Rouge e in El Dorado ci sono numerose varianti di tracciati, di diversa difficoltà, proposte ai giocatori; in Mississippi Queen la disposizione casuale delle tessere permette a sua volta una grande variabilità di percorsi. Per questo la longevità dei titoli è legata solo alla vostra voglia di rigiocarci. Ricordo che per FR esiste una app gratuita che fornisce nuovi tracciati e la possibilità di crearne voi nuovi.
Nota di merito per questa edizione di MQ che include l’espansione Black Rose con diverse tessere aggiuntive, permettendo così una ulteriore variabilità del gioco.
Flamme Rouge: voto 9
El Dorado: voto 9
Mississippi Queen: voto 10

Totali:
Flamme Rouge: 57 punti, media voto 8,1
El Dorado: 49 punti, media voto  7
Mississippi Queen: 54 punti, media voto 7,7

Considerazioni finali
Tre prodotti validi, ben realizzati e adatti a un pubblico molto ampio, che potrà scegliere principalmente in base al proprio gusto, ovvero all’ambientazione che ritiene più affine. Se i miei personalissimi voti assegnano la vittoria a Flamme Rouge (con un margine comunque non ampio), gli altri due titoli possono essere consigliati a chi ama gare con una bassa interazione (El Dorado) o viceversa con un’interazione più elevata (Mississippi Queen).
Buon gioco!

Ultima considerazione: Mississippi Queen propone un luogo reale, il fiume Mississippi, negli Usa, come sfondo della gara, e seppure il tracciato sia immaginario gli steamboat, i battelli a vapore con cui si gareggia, sono molto fedeli all’originale. A chi volesse approfondire sull'argomento e organizzarsi una minicrociera sul fiume, potrebbe essere utile questo link. Anche questo è Viaggiare per gioco.

 

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