di lgriglie
Tokyo.Ho scoperto il Giappone intorno ai dieci anni grazie ai film di Kurosawa.Quelli piu`famosi li ho visti e rivisti mille volte e ogni volta, mi hanno aiutato a capire qualcosa in piu`di questo difficile paese e della sua gente. Conosco bene molte delle cruente storie guerresche narrate dal regista e ho sempre amato i loro protagonisti, come Toshiro Mifune.
E`stata ,quindi, una gradita sorpresa scoprire che, alla fine del Cinquecento, il condottiero Takeda Shingen e i suoi samurai,provati dai feroci combattitamenti tra i monti dello Shinano(l`odierna prefettura di Nagano) si erano ristorati alle stesse fonti termali che, ospite del Tateshina Grand Hotel Takinoyu ,nel cuore delle Alpi Giapponesi,ho potuto godere, anch`io, in occasione di una recente escursione.
Il Tateshina Grand Hotel Takinoyu,prende nome dall` altopiano ed e`un vecchio ,elegante albergo nei boschi.Molto conosciuto,onorato da ripetute visite dei due utltimi imperatori,e` stato costruito e ampliato a piu`riprese.Lungo edificio orizzontale,non particolarmente bello,sorge a ridosso di uno storico onsen,di cui sfrutta le rinomate acque terapeutiche, accanto al piccolo ,irruente,fiume Takinoyu.
E`, questa,una zona suggestiva,rupestre,assai popolare tra i turisti giapponesi,in tutte le stagioni, ricca di attrazioni naturali e storiche.Il lago di Suwa,ad esempio, che con i suoi celebri,antichissimi santuari shinto-buddisti, abbiamo visitato in questa gita di tre giorni ,a fine di un inverno che e`stato mite.
Il viaggio, in treno fino a Chino, cittadina con ancora qualche edificio antico rimasto in piedi sul lago,e`durato circa tre ore.
Takeda Shingen ,che abbiamo citato prima, personaggio storico del Sengoku era il signore di queste terre e un invincibile generale di cavalleria. E`il protagonista(fittizio perche`viene ucciso subito da un`archibugiata traditora ed entra in scena il suo sosia-malandrino)dello spettacolare Kagemusha.,il travagliato nella produzione ,ma bellissimo film a colori del maestro giapponese.Premiato a Cannes-Kagemusha- con qualche liberta`cinematografica, ricostruisce gli eventi che portarono alla battaglia di Nagashino e al massacro, sotto il fuoco a mitraglia della plebea,ma micidiale fanteria di Oda Nobunaga, del fior fiore,a cavallo, dei nobili samurai di Takeda.
Un primo passo-sottintende la metafora del film- della lunga marcia compiuta dal Giappone verso una modernita` omologante e occidentale.
Ecco, senza voler esagerare la portata del ricordo di un vecchio film,le sensazioni di tanti anni fa, a me pare che,il territorio di Nagano, dove si trovano,forse non a caso, gran parte delle Alpi Giapponesi( catene montuose cosi`battezzate nel tardo Ottocento da un missionario inglese) abbia conservato qualcosa del Giappone d`antan,di come, almeno, ce lo immaginiamo oggi,vivendo a Tokyo.Una diversa atmosfera spirituale.Torneremo, per approfondire, quest` estate.
L`ascesa (in funivia) del monte Kitagate con relativa scarpinata tra i “sugi” innevati e quella del Kuruma(1925 metri)in seggiovia, per ammiarare da una ventossima piattaforma la chiostra dei monti Yatsugatake sono state,poi, una bellissima,indimenticabile esperienza.Chiedono un bis.