Nell'intento di ridisegnare, aggiornare e ridefinire quel cantiere chiamato pensiero del Touring, vale a dire l'insieme di tematiche fondative, distintive e programmatiche del Club, il presidente Franco Iseppi nel suo editoriale su Touring di giugno dal titolo “Ripartiamo da dieci” illustra i punti su cui ragionare e lavorare. Il fatto che la cultura e le istituzioni ci riconoscono come storica associazione, seria autorevole e credibile, sostiene Iseppi, ci deve far metabolizzare questa realtà, traducendo la storia in memoria culturale condivisa. La storia allontana, relega tutto (magari esaltandolo) in un passato che non torna, mentre la memoria avvicina (recuperando il senso, i valori e i risultati ottenuti), racconta perché siamo arrivati all'oggi e ci autorizza a continuare. Non c'è nostalgia nella memoria ma la legittimazione di un “ritorno al futuro”.
Proprio partendo da queste basi abbiamo voluto fare un salto nel futuro di un Paese dal grande passato, l'antica Persia ora Iran, per scoprire che dietro i titoloni dei quotidiani, le dichiarazioni di fuoco tra i neo leader del mondo sull'impero del male, la neppure tanto segreta lotta per il controllo delle risorse petrolifere del mondo, le accuse di sostegno allo stato islamico, questo Paese è risultato molto diverso agli occhi del nostro inviato, lo scrittore e poeta Valerio Magrelli. Una nazione che brilla per l'accoglienza della sua gente, e per l'antica bellezza del suo patrimonio artistico, naturale e culturale. Smentendo i pregiudizi con cui Magrelli era partito, l''inviato si è presto ritrovato in un Paese non certo avventuroso. Esotico sì, dai forti contrasti, dalle diverse esperienze tra la arcaica Qom, Persepoli, Isfahan, Shiraz fino alla ipermoderna capitale Teheran, ma di rischi e pericoli neanche l'ombra.
Così come in quel Medio Oriente non si corre ancora il rischio del cosiddetto overturismo, vale a dire l'eccessiva concentrazione di visitatori presenti in un luogo nello stesso momento e che rischia sempre più frequentemente di snaturare il contatto tra ospiti e ospitanti e di snaturare il valore stesso dell'esperienza del viaggio. Rischio che sta correndo Amsterdam, grande hub mondiale del turismo soprattutto giovanile e che la città olandese sta affrontando in maniera intelligente e radicale come testimonia l'inchiesta realizzata da Tino Mantarro su questo numero di Touring.
Può una sola strada rappresentare un' intera metropoli, essere la carta d'identità di milioni di abitanti, la fotografia ben definita e ravvicinata di una complessa radicata comunità, un concentrato di storia, arte, mestieri, sapori influenze artistiche e culturali dell'intero Mediterraneo e di una variopinta umanità? Se la città è Napoli e la strada scelta si chiama via ai Tribunali sì. O almeno questa è stata la sfida lanciata a Touring da una scrittrice come Maria Pace Ottieri e raccolta prontamente da Touring. Il reportage è in questo numero della rivista.
Buona lettura!
Silvestro Serra
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