Pronti? Via. Si riparte. Vaccinati, tamponati, igienizzati ma finalmente con la prospettiva tranquillizzante e al tempo stesso euforizzante di poter trascorrere una stagione estiva all’antica, vintage, vale a dire con libertà di movimento e libertà di incontrare luoghi e persone senza tutti i distanziamenti imposti dalla epidemia. Questa la speranza fondata su dati certi e ricordati nell’editoriale del presidente Franco Iseppi di questo numero di Touring: l’aumento dei vaccini, la riapertura delle strutture turistiche, l’arrivo dei fondi europei destinati ai Pnrr legati al turismo e al mondo che gli /ci gira intorno, ovvero le strategie digitali, il patrimonio culturale, l’attrattività dei borghi, i beni rurali, l’industria creativa, la formazione delle professioni turistiche, la transizione digitale green, l’hub del turismo, la mobilità dolce ( cicloturismo).
Se le premesse e le promesse si manterranno è il caso di sfogliare questo numero di Touring con curiosità e senza l’ansia di ieri. Per questo abbiamo voluto dedicare la copertina a un’immagine di serenità rurale, la raccolta della lavanda che si tiene fino a metà luglio in Piemonte, e non come al solito in Provenza. Attività che si segue con altrettanto piacere e con numerose soddisfazioni, offerte sia dalla natura delle colline piemontesi, dalla possibilità di percorrerle a tappe anche sulle piste ciclabili che l’attraversano l’area, dalle soste gastronomiche allietate dalla degustazione dai cibi eccellenti della cucina locale e dall’assaporare gli aromi e i prodotti derivati dalla magica erba color viola.
Un altro tema di grande attualità e venuto all’attenzione di tanti è quello del nuovo rapporto che si sta assestando (paradossalmente accelerato dal fenomeno della pandemia Covid 19) tra i borghi e le metropoli, tra il vivere in città e lo scoprire il fascino (noto) ma anche la utilità pratica, meno nota, del vivere in paesi, cittadine o in campagna. Il dibattito registrato da Touring, tra autorevoli membri del Tci con l’architetto e urbanista Stefano Boeri e alcuni sindaci di borghi Bandiera Arancione ha sottolineato soprattutto la necessità di non separare le due realtà come alternative opposte ma di evidenziare le numerose sinergie esistenti e potenziali di una grande alleanza tra le due realtà che possono convivere e interscambiarsi, complici sia con la realizzazione di reti di trasporto efficienti e veloci, sia con connessioni di comunicazione digitali a banda larga all’altezza dei tempi.
Di informazioni, di inviti, di suggerimenti, di indicazioni, di appuntamenti particolarmente allettanti dopo il fermo biologico impostoci per un anno, è ricchissimo questo numero del mensile. Mi limito a segnalare quelli su cui abbiamo voluto porre maggiore attenzione. La montagna sostenibile ad esempio e in particolare quella altoatesina e ancora più nello specifico la val Pusteria, un concentrato di piaceri, di sapori, di natura, di panorami, di montagne, di una secolare cultura nel mantenimento e nella conservazione intelligente di un territorio votato sia all’allevamento che all’agricoltura, dai pascoli alla vite, oltre che a una ormai rodata, efficiente e cordiale ospitalità. Nell’anno dantesco per eccellenza, il 2021, tutti hanno voluto ricordare il Sommo Poeta e in tanti possono vantare vestigia, reali o leggendarie del passaggio dell’Alighieri in fuga da Firenze dopo l’esilio decretato della repubblica. Dall’Appennino tosco emiliano a Forlì, da Verona a Ravenna si moltiplicano gli omaggi, le cerimonie, gli eventi per ricordare i 700 anni dalla scomparsa di Dante. Persino piccoli borghi come Colmollaro nel perugino, tra Gubbio e Foligno, come testimoniamo sulla rivista, conservano preziose reliquie del passaggio e della sosta e della produzione del poeta in questa verde landa nel cuore dell’Umbria.
E poi da leggere ci sono ancora la curiosa storia dell’ interno marchigiano che mantiene addirittura memorie del passaggio delle popolazioni celtiche con i loro riti e persino una razza particolare unica di cavalli. E ancora il leggendario artigianato dell’Imprunet , intorno a Firenze, che ha prodotto e produce ancora le terracotte realizzate con una particolare argilla e con formule secolari che si tramandano di padre in figlio nelle storiche fornaci e che svengono utilizzate sia per dei prodotti semplici dell’arredo rurale che per sostituire le nobili tegole della cupola del Brunelleschi di Santa Maria del Fiore nel cuore del capoluogo toscano.
Tutta da gustare c’è l’epopea, legatissima alla storia e alle pubblicazioni del Touring quasi dagli albori, della famiglia Luxardo che nata generazioni fa in Liguria, espatriata a Zara dopo la forzata fuga dalla Dalmazia nel secondo dopoguerra si è finalmente fermata sui colli Euganei dove ha ricostruito ancora una volta le condizioni per produrre il mitico maraschino di ciliegie. Una storia a lieto fine che unisce l’imprenditoria, la passione, il viaggio, l’etica e il territorio.Una storia siciliana per concludere (ma non esaurire) gli argomenti di Touring di giugno: quella di Enna, antica Castrogiovanni, l’ombelico dell’isola, il suo spettacolare belvedere panoramico a 900 metri di altitudine, il mito stesso che sta alla base del famoso “granaio dell’impero romano e della Sicilia”, legato alla antica leggenda del rapimento di Proserpina da parte di Ade...
Ce ne sono davvero tanti di argomenti per scegliere quest’estate di deviare dalle iper note spiagge dell’isola per scoprire una Sicilia diversa, nel suo esatto centro geografico, circondata a sua volta da gioielli naturalistici e archeologici come il lago di Pergusa, i mosaici proto contemporanei della villa del Casale di Piazza Armerina, il foro e il teatro di Morgantina, i borghi di Aidone, di Leonforte…
Buona lettura!
Silvestro Serra
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